Ceramiche Dolomite, 70% in più di volumi di vendita
Vertice con l’assessore Donazzan. Buoni risultati dell’azienda di borgo Valbelluna ma servono nuovi investimenti

Si tenuto ieri 19 luglio un incontro del tavolo di monitoraggio relativo alla situazione aziendale di Ceramica Dolomite S.p.A., coordinato dall'assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan, assistita dall'Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro, a cui hanno preso parte l'azienda con i suoi consulenti, Confindustria Belluno-Dolomiti, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori.
Ceramica Dolomite l'azienda nel 2022 ha salvato dalla chiusura lo stabilimento ex Ideal Standard di Borgo Valbelluna con i suoi 360 addetti. La compagine sociale costituita da una cordata di imprenditori veneti fu scelta dal tavolo di crisi partecipato dalle Parti sociali tra diversi possibili subentranti per il prestigio e la solidità dei soci tra cui: Finint, Delfin, Luigi Rossi Luciani Sapa e, in minoranza, la società pubblica Invitalia tramite il Fondo di Salvaguardia.
Ceramica Dolomite ha avviato il suo piano di rilancio in un momento storico particolarmente sfavorevole, “ma oggi, nonostante un mercato nazionale in contrazione - ha detto Donazzan - viene comunicato un 70% di crescita dei volumi di vendita sull'anno precedente, accompagnato da un aumento dell'efficienza e della produttività e da un catalogo che include prodotti nuovi e di qualità. La nota dolente è che i risultati raggiunti non appaiono sufficienti e si richiedono nuovi sforzi in termini di investimenti e organizzazione. E’ già pronto il nuovo piano industriale e l'azienda ha annunciato che aumenterà ulteriormente l'impegno nella funzione commerciale. E' stato già inserito nel management, a inizio settimana, un nuovo coordinatore commerciale con grande esperienza nei mercati obiettivo e sono previste importanti attività promozionali. Si richiede ora un ulteriore sforzo in termini di investimento da parte dei soci, che gi hanno anticipato nuovi capitali e si sono dichiarati pronti ad intervenire ulteriormente. Dal punto di vista del lavoro si rende necessario un intervento al fine di consentire all'azienda di sostenere il cambiamento che richieder un contenimento dei costi fissi, una maggiore efficienza e la capacità di rispondere alla previsione di un aumento di volumi produttivi". Un nuovo incontro del tavolo previsto per il 26 luglio.
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