La Cisl Belluno Treviso il 14-15 aprile celebra il suo quarto congresso

La segreteria: «Scegliere la partecipazione: dignità e sviluppo per un futuro inclusivo»

Partecipazione, contrattazione, lavoro, dignità, sviluppo, inclusività. Sono queste le parole chiave del quarto Congresso della Cisl Belluno Treviso, che si svolgerà lunedì 14 e martedì 15 aprile a Cison di Valmarino. I 250 delegati eletti da gennaio a fine marzo nel corso dei Congressi delle Federazioni di categoria si danno appuntamento a Castelbrando per definire le linee strategiche dell’azione sindacale della Cisl dei prossimi quattro anni ed eleggere i 130 componenti del Consiglio generale, che avranno il compito di votare per il rinnovo della Segreteria confederale guidata dal 1° agosto del 2024 da Francesco Orrù, affiancato da Edoardo Dorella e Roberta Barbieri. Per il sindacato fondato nel 1950 da Giulio Pastore, il Congresso rappresenta il più importante momento di partecipazione attiva e democratica, mirato a definire i necessari fronti di impegno della Cisl Belluno Treviso, che si presenta all’assemblea forte dei suoi 90.167 iscritti (+2,7% nel 2024 i lavoratori attivi) in rappresentanza di tutti i settori del lavoro privato e pubblico e dei pensionati.

«Abbiamo deciso di intitolare il nostro Congresso 'Scegliere la Partecipazione' perché crediamo fermamente che partecipare sia una decisione consapevole e responsabile - afferma Francesco Orrù, segretario generale della Cisl Belluno Treviso -. Significa riconoscere e valorizzare la propria identità, il senso di appartenenza a una comunità, al territorio, al luogo di lavoro e il proprio impegno nella consapevolezza della responsabilità di partecipare attivamente alle scelte che riguardano il nostro presente e il nostro futuro, per contribuire attivamente a conquistare nuovi diritti e rafforzare le tutele, consolidando il valore della partecipazione come motore di cambiamento e giustizia sociale».

Partecipazione, ad esempio, si traduce nell’impegno, in prima linea, nella contrattazione a tutti i livelli (rinnovo dei contratti nazionali e contrattazione di secondo livello), «perché contrattare significa partecipare attivamente alla costruzione del bene comune in una visione di Paese più giusto e democratico», sottolinea Orrù. Ma il concetto trova espressione piena anche nella proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, «un progetto che nasce dalla visione di un sindacato riformista proiettato verso il futuro, e che ha ottenuto l’approvazione alla Camera lo scorso febbraio ed è attualmente in discussione al Senato», sottolinea il segretario generale.

Partecipativo è anche il percorso che proprio nelle giornate del 14, 15 e 16 aprile chiamerà al voto i 37mila lavoratori e lavoratrici dei settori pubblici delle due province per le elezioni delle Rsu. Un appuntamento cruciale in cui le lavoratrici e i lavoratori potranno scegliere i propri rappresentanti all’interno delle amministrazioni, degli enti locali, delle Ipab, degli ospedali e delle strutture sanitarie pubbliche, delle scuole, delle università, degli enti di ricerca.

«Abbiamo chiuso il tesseramento 2024 con 90.167 iscritti - sottolinea il segretario organizzativo e amministrativo Edoardo Dorella -. Un risultato che significa che, escludendo i minori, 10 persone su 100 nelle due province sostengono e condividono il nostro impegno iscrivendosi alla Cisl. Il turnover annuale ci impone di raccogliere oltre 20.000 nuove deleghe ogni anno per mantenere un saldo positivo nel tesseramento. Ogni anno, 20.000 persone scelgono dunque di rinnovare la fiducia al nostro operato: un motivo di orgoglio e responsabilità e una conferma della capillarità della nostra presenza sul territorio, con 26 sedi di cui 16 nella Marca e 10 nel Bellunese, sempre più accoglienti, funzionali e nuove, come quelle di Treviso, Castelfranco, Vazzola e Tai di Cadore».

La presenza della Cisl è profondamente radicata nei luoghi di lavoro, con un migliaio di Rsu e Rsa fra pubblico impiego, scuola e imprese di ogni settore ed è impegnata per la sicurezza con i suoi 3 rappresentanti territoriali (Rlst), che nel solo 2024 hanno effettuato centinaia di sopralluoghi.

«Mettiamo a disposizione di lavoratori, lavoratrici, pensionati, pensionate, cittadine e cittadini servizi sempre più indispensabili nella vita quotidiana - aggiunge la segretaria con delega ai servizi e associazioni, pari opportunità e formazione Roberta Barbieri - perché ogni anno decine di migliaia di persone si rivolgono a noi, entrano nelle nostre sedi, ci parlano, si fidano di noi e credono in noi. Non ci limitiamo alla sola tutela dei lavoratori, ma ci impegniamo per un sindacato sempre più professionale, competente, riformista e accogliente, capace di dare risposte reali ai bisogni delle comunità, promuovendo inclusione e benessere sociale. La Cisl Belluno Treviso si fa carico di servizi essenziali per la vita delle persone, testimoniando concretamente il proprio impegno con i numeri».

Il Caf gestisce mediamente più di 100mila pratiche all’anno (102.596 nel 2024), il patronato Inas segue ogni anno più di 60mila istanze di lavoratori, pensionati e cittadini, l’Ufficio Vertenze tutela più di 300 persone ogni anno (332 nel 2024), il sindacato inquilini Sicet 200 all’anno (217 nel 2024), Adiconsum più di 400 all’anno. Una rete capillare di tutela e sostegno a cui contribuiscono attivamente anche realtà come Anolf (Associazione nazionale oltre le frontiere) e Anteas (Associazione nazionale Terza Età Attiva per la Solidarietà), che ogni giorno traducono in azioni concrete i valori della Cisl: solidarietà, accoglienza, tutela dei diritti e attenzione alle persone più fragili e vulnerabili.

Il congresso sarà aperto lunedì 14 alle 14.30 dalla relazione del segretario generale a nome della Segreteria. Subito dopo, la presentazione della ricerca “Territori in trasformazione: popolazione, lavoro e competitività nelle province di Belluno e Treviso”, uno studio sulle dinamiche demografiche, occupazionali ed economiche per orientare le politiche territoriali.

«Il Congresso – spiega Orrù – rappresenta un momento strategico di confronto e dibattito, fondamentale per definire le priorità della Cisl nel presente e nel futuro, in un quadro economico globale e territoriale complesso, in cui i conflitti sono in aumento e le disuguaglianze sempre più marcate. A livello locale le nostre due province sono in balìa di quella che si può definire una tempesta perfetta: glaciazione demografica, invecchiamento della popolazione, natalità ai minimi storici, con nuove emergenze sempre più evidenti come quella abitativa, il crollo della attrattività delle due province, la carenza di forza lavoro. L’analisi del quadro economico, sociale e demografico delle province di Belluno e Treviso ci permetterà di costruire una base solida da cui partire nella definizione delle azioni da mettere in campo per garantire dignità, diritti e tutele a lavoratori, lavoratrici, cittadini, cittadine, pensionati e pensionate». Dopo i saluti e gli interventi degli ospiti, concluderà i lavori il segretario Cisl nazionale Giorgio Graziani. 

Martedì 15 a partire dalle 9 si svolgerà il dibattito, con gli interventi di delegate e delegati, e le conclusioni, alle 12, del segretario generale della Cisl del Veneto Massimiliano Paglini. Le operazioni di voto si svolgeranno dalla tarda mattinata al primo pomeriggio, con proclamazione degli eletti a metà pomeriggio e successiva convocazione del Consiglio generale per l’elezione degli organismi statutari.

 

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