132 posti autorizzati, per 58 previsto il rimborso regionale

BELLUNO. Rischiano di saltare le case di riposo. Lo sanno bene i sindaci che chiedono alla Regione di fare qualcosa, a cominciare dal ridistribuire la quantità di rimborsi sanitari tra le Usl che ne hanno più bisogno.

Il problema di fondo, infatti, è che ci sono più posti autorizzati di quanti abbiano il rimborso sanitario (impegnativa) da parte della Regione.

I posti per non autosufficienti. Ad oggi nell’Usl n. 1 le case di riposo per i casi non proprio gravi di non autosufficienza (ridotta intensità assistenziale) sono 14 (Auronzo, Cortina, Pieve di Cadore, Santo Stefano, Agordo, Livinallongo, Belluno, Farra d’Alpago, Forno di Zoldo, Limana, Longarone, Ponte nelle Alpi e Puos d’Alpago) per un totale, nel 2012, di 805 posti autorizzati contro le 871 indennità che paga la Regione. Ma i posti sono destinati ad aumentare nel 2015 fino a giungere a 891.

Per quanto riguarda invece le strutture di media intensità assistenziale, cioè con casi gravi di non autosufficienza, le strutture sono quattro (Limana, Belluno, Agordo e Pieve di Cadore) per un totale ad oggi di 116 posti contro i 48 a cui la Regione rimborsa i costi sanitari. Ma i posti sono destinati ad arrivare a 140 nel 2015 con l’arrivo dei 24 in via di realizzazione a Limana.

Strutture per l’Alzheimer. Per quanto riguarda invece le strutture per malati di Alzheimer presenti nella Gaggia Lante, i posti autorizzati sono 16 ma vengono pagati i rimborsi i dalla Regione soltanto per 10.

Centri diurni. Per i centri diurni per non autosufficienti, le strutture sono sette (Cortina, Agordo, Livinallango, Belluno, Limana, Ponte e Puos d’Alpago) per un totale di 65 posti, mentre per gli autosufficienti sono 11 posti autorizzati tra Livinallongo, Belluno e Limana.

Offerta autosufficienti. Per l’offerta per gli autosufficienti ad oggi i posti autorizzati sono 403.