30 milioni per ammodernare acquedotti e depuratori

BELLUNO. L’Europa impone di ammodernare gli impianti. Il piano degli investimenti approvato dai sindaci in consiglio di bacino pochi giorni fa vale trenta milioni di euro per il triennio 2016/2019....

BELLUNO. L’Europa impone di ammodernare gli impianti. Il piano degli investimenti approvato dai sindaci in consiglio di bacino pochi giorni fa vale trenta milioni di euro per il triennio 2016/2019. Ad attuare gli interventi sarà Bim Gsp, che fa un nuovo salto in avanti nel settore investimenti, visto che nel triennio 2013/2015 aveva speso meno della metà (11,5 milioni).

Due e mezzo li ha investiti nei primi sei mesi di quest’anno. Tra le principali opere avviate ci sono l’adeguamento dei depuratori di Calalzo, Feltre e Longarone, la costruzione di uno nuovo impianto depurativo a Sappada e Falcade. Nel settore degli acquedotti sono in corso il rifacimento di quattro serbatoi situati a Domegge, Calalzo, Danta e Santo Stefano, la sostituzione del tratto di condotta Cimamonte-Faller a Sovramonte. A breve sarà avviata anche la posa della nuova tratta acquedottistica Rio Frari-Col Coltron a Belluno e Ponte nelle Alpi.

Nel settore fognature la società ha da poco ultimato la sostituzione di alcune tratte a Feltre e a Livinallongo (Salesei) e sono al via interventi a Puos d’Alpago, Pozzale-Calalzo e San Pietro di Cadore. «Opere strategiche», ha spiegato Vignato, «che rafforzeranno il sistema idrico provinciale, da potenziare e migliorare. Stiamo adottando soluzioni tecnologiche di alto livello per la messa in sicurezza del servizio idrico agli utenti, rimanendo saldamente ancorati alla logica di uno sviluppo sostenibile del territorio. Ora siamo in forte accelerazione su tutti i lavori, per raggiungere, e possibilmente superare, l’obiettivo dei 5 milioni previsti a budget». (a.f.)

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