730 precompilato, avvio tra errori e incompletezze
BELLUNO. Qualche problema con il collegamento Internet, probabilmente per gli accessi troppo numerosi al portale, e tanta confusione e perplessità tra i cittadini. Va così la prima giornata di apertura del sito web dell’Agenzia delle Entrate che dà accesso ai famosi 730 precompilati che dovrebbero, nell’idea del governo, rendere più semplice la vita al contribuente, garantendo a chi riuscirà a compilarselo da solo, di non essere sottoposto a controlli fiscali. Ma l’impresa non pare alla portata di tutti se per poter gestire la propria denuncia dei redditi e modificarla, l’utente dovrà sfogliarsi la bellezza di 430 pagine di manuale. «D’altra parte i nostri operatori hanno alle spalle 216 ore di formazione per poter compilare la denuncia dei redditi», dice Antonio Miotto, del Caf Cisl.
Comunque sia, 430 pagine sono un numero un po’ eccessivo per riuscire a trovare qualcuno così volonteroso da spendere intere giornate per potersi arrangiare da solo, evitando di spendere soldi ai Centri per l’assistenza fiscale o dai commercialisti. Oltre a questo, nel primo giorno dell’attuazione della novità governativa, tanta è stata la delusione da parte dei cittadini che si erano fatti assegnare il codice pin dall’Agenzia delle Entrate, per gestire il proprio 730 precompilato. Molti, infatti, hanno notato nel loro modello una serie di mancanze o errori. Per la maggior parte dei casi, come evidenziano i Caf a cui poi gli utenti si sono rivolti, non si sono ritrovati i mutui o le assicurazioni sulla vita. Insomma, «la previsione è che dovremo mettere mano a molte denunce dei redditi, e anche in maniera cospicua. Quindi saranno ben pochi quelli che riusciranno a gestire completamente da soli la procedura per spedire il loro 730 senza bisogno di un ritocco», dicono Tomaso Zampieri del Caf Acli e Claudio Zaccarin del Caf Cgil.
Senza contare, comunque, che i Centri per l’assistenza fiscale potranno accedere per la prima volta ai 730, soltanto da lunedì prossimo dato che l’Agenzia delle Entrate ha permesso soltanto dall’inizio di questa settimana l’invio delle deleghe per conto degli utenti. «Ed essendo necessari 4-5 giorni per rendere visibili questi documenti, saremo operativi da lunedì prossimo». Ma poi, i 730 non potranno essere trasmessi all’Agenzia se non a partire dal primo maggio.
«Comunque andrà», dicono Zampieri, Miotto, Zaccarin e Milena Conte del Caf Uil, «noi dovremo ricontrollare tutti i modelli 730 precompilati con le certificazioni uniche, cioè gli ex Cud di un tempo che il cliente ci porterà, per verificare l’assenza di errori».
Sarà quindi un surplus di lavoro per i centri di assistenza che da quest’anno faranno pagare anche il controllo delle pratiche autocompilate, cosa che prima non era prevista. «D’altra parte anche questi documenti rientrano nella nostra responsabilità e dobbiamo tutelarci per eventuali errori».
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