A 90 anni è morto Niccolino Pertile: la sanità feltrina perde uno dei suoi padri
FELTRE
Si è spento nella propria casa a novant’anni, Niccolino Pertile, storico primario di Pediatria dagli anni Sessanta del secondo Millennio. Intere generazioni di bambini sono state prese in carico dal professionista, nato ad Asiago nel 1930, e impegnato nella vita sociale di Feltre anche dopo il pensionamento. Niccolino, conosciuto come Fulvio dai colleghi della vecchia guardia, ha ricoperto incarichi prestigiosi come quello di direttore sanitario dell’ex Usl 2, nel corso del mandato dirigenziale di Gianmario Dal Molin dal 1995 al 1999. E in tempi più recenti, dopo il mandato di Fabio Bona, è stato presidente dell’azienda feltrina servizi alla persona, quando Maria Chiara Santin era direttrice.
Nel 2007, Famiglia Feltrina gli ha conferito il premio dei Santi Vittore e Corona. L’ex primario di Pediatria e direttore sanitario dell’ex Usl, mezzo secolo di attività medica alle spalle e una passione civile che lo ha portato ad impegnarsi nell’associazionismo e nella politica fino all’ultimo respiro, in quell’occasione aveva commosso tutti i presenti, spezzando il cuore alla sala. Aveva ricordato la figlia Silvia e la nuora Francesca, scomparse a poca distanza l’una dall’altra, la prima dopo una vita tutta in salita ma resa speciale dall’affetto della famiglia. La seconda che ha combattuto strenuamente una guerra impari con la malattia, lasciando due bambini piccoli.
Di Niccolino Pertile si ricorda questa capacità di raccontarsi senza pudore, di confessare una vita non facile affrontata con “fede e determinazione” fino al riscatto di una carriera che lo ha portato ai vertici del reparto di Pediatria, cresciuto nei decenni in termini di qualità, di referenza e di attrazione.
Nel 2011, Niccolino Pertile ha accettato la carica di presidente dell’azienda feltrina servizi alla persona, dando subito dimostrazione dello spirito di servizio che lo connotava. Il neoeletto presidente ha rinunciato all’indennità di carica. Una scelta, aveva dichiarato Pertile, «dettata dal senso di appartenenza che nutro nei confronti di questa Provincia e del territorio feltrino. Se ho accettato di ricoprire l’incarico di presidente, l’ho fatto unicamente per poter dare ancora qualcosa a questa città e a questa comunità e quando ci si dedica a qualcosa che si ama, a mio avviso lo si deve fare senza alcun tornaconto».
A favore dell’Azienda aveva messo le proprie competenze mediche. È stato proprio nel corso del suo mandato che la Municipalizzata e il reparto di Neurologia, allora retto da Flavio Devetag, hanno stretto un patto per far emergere il sommerso e arrivare prima alla diagnosi di demenza con il vantaggio di contenere i costi sociali delle forme conclamate. Ed è stato Pertile a fare il taglio del nastro della Parafarmacia di Busche.
Ha chiuso il mandato, nel 2012 dopo quattro anni di amministrazione con la direttrice Santin, raggiungendo importanti obiettivi, quello di portare a casa le quote per i malati di Alzheimer del territorio dell’ex Usl 2. E di dotare il centro servizi del modulo di quattro posti letto per persone in stato vegetativo, finanziato dalla Fondazione, e ricavato nel sottotetto del “pensionato” nel complesso della Brandalise. —
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