A Belluno con i nuovi palmari mille multe in più nei park del centro

A breve  il rinnovo dei parcometri e la sosta si pagherà via app. Con la tariffa più bassa crescono gli abbonamenti a Lambioi

BELLUNO. Parcometro scaduto? Tagliando non pagato? Fioccano le multe. Dall’anno scorso sono cambiate le modalità di accertamento delle infrazioni da parte del personale di Bellunum (ma i soldi finiscono nelle casse del Comune): sono stati comprati dei palmari che rendono l’attività molto più rapida e il numero delle multe staccate è cresciuto. Mille in più rispetto al 2015.

Il dato è contenuto nella relazione preparata da Bellunum e che è allegata al consuntivo di bilancio del Comune che sarà portato in consiglio la prossima settimana. «I palmari rendono l’attività di accertamento più rapida», spiega l’amministratore unico della società, Davide Lucicesare. Gli accertatori fotografano la targa dell’auto in sosta negli stalli blu e sullo schermo del palmare vedono se il proprietario ha un abbonamento. In caso contrario verificano che sia stato pagato il ticket per la sosta. Se il biglietto non è esposto, o se è scaduto, dopo un breve lasso di tempo (che si concede perché l’automobilista potrebbe essere andato a caccia di monetine) tornano e elevano la multa. Nel 2016 ne sono state staccate 3.497, nel 2015 erano state 2.464.

L’aumento delle sanzioni ha portato anche un altro risultato: i bellunesi sono diventati più ligi. Pagano la sosta con maggiore accuratezza rispetto al passato. Pochi si arrischiano a non esporre il ticket, perché gli accertatori sono ben visibili in città e il rischio della multa è concreto.

Nuovi parcometri. L’anno scorso la società ha fatto un investimento anche sui parcometri: ne ha acquistati otto per sostituire quelli più vecchi, ha comprato il dispositivo per il parcheggio della piscina (ma la sperimentazione sulla sosta a pagamento, a Lambioi, al momento è sospesa) e ha in programma di montarne altri quindici nuovi, fra qualche settimana. Saranno dotati di una tecnologia innovativa: si potrà pagare la sosta anche con la carta di credito, oltre che attraverso un’app per cellulari che entrerà in funzione a breve. Inoltre l’automobilista salderà solo il tempo effettivo della sosta, non quello presunto.

Lambioi, tornano a crescere gli abbonamenti. Complessivamente, Bellunum ha incassato dai parcheggi nel 2016 1.567.943 euro. Dalle aree di sosta sono arrivati 22 mila euro in più, frutto soprattutto degli accertamenti sulle auto parcheggiate nelle aree a pagamento. Sono diminuiti gli abbonamenti al park di Lambioi, ma nelle prime settimane di quest’anno c’è stata una ripresa dovuta alla sostanziosa riduzione della tariffa (da 35 euro a 21 euro al mese). L’area di sosta sulle rive del Piave ha fruttato l’anno scorso 534.719 euro (2500 euro in meno rispetto al 2015).

Calano anche gli introiti all’ex Moi, perché alcuni uffici dell’Usl sono stati trasferiti da via Feltre all’ospedale San Martino (quasi 7 mila euro in meno). Stabile invece l’aumento degli introiti derivanti dagli stalli blu al Palasport (6.200 euro in più rispetto al 2015).

Società sana. È positivo il giudizio che dà Lucicesare del 2016 di Bellunum: «Abbiamo fatto investimenti per un milione di euro per ammodernare mezzi e apparecchiature. Un altro milione di euro sarà investito nel 2017 (in particolare per cassonetti, automezzi, l’autospazzatrice). L’importante è investire in modo corretto per contenere i costi».

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