A Belluno il reddito è cresciuto di più
BELLUNO. È a Belluno che si è registrato l’incremento maggiore dei redditi nel 2013. Lo dice una ricerca del Sole 24 Ore.
A guidare la classifica dei 108 comuni italiani è appunto il capoluogo montano, che nel 2013 ha visto il reddito imponibile medio dichiarato pari a 23.353 euro, il 3,6% in più rispetto all’anno precedente. Ma su questo importo gravano 5.491 euro di Irpef media totale: 5.052 sono imputabili all’imposta statale sui redditi delle persone fisiche, 276 euro all’addizionale regionale e 163 all’addizionale comunale. Al secondo posto della classifica c’è un altro comune montano: due anni fa a Verbania il reddito medio era di 19 mila euro, con un aumento del 2,4%. Segue Gorizia con un incremento del 2,2%. Nelle retroguardie, troviamo Siena con una diminuzione dello 0,1% e un reddito di 24.413 euro e Isernia con un -0.8% e un reddito di 18.100 euro.
«Pur avendo registrato l’aumento maggiore del reddito rispetto a tutti gli altri comuni italiani», commenta il sindaco Jacopo Massaro, «non abbiamo registrato, certo, il reddito maggiore. E se da un lato non posso che essere contento del fatto che i miei concittadini stiano meglio economicamente», prosegue il primo cittadino, «dall’altro non posso fare a meno di considerare che la capacità di acquisto è scesa del 5%: nei fatti, quindi, siamo più poveri di prima. Inoltre, questo incremento potrebbe essere dettato dal fatto che i redditi sicuri rimasti sono quelli degli anziani, che percepiscono una pensione con la quale sostengono i più giovani che sono senza lavoro. Se fino a qualche anno fa un reddito di 24 mila euro identificava il ceto medio, ora invece con questo si riesce a pagare appena le bollette. E per questo motivo abbiamo deciso di modulare le aliquote Irpef in base al reddito: chi ha di più, deve pagare più tasse; chi percepisce fino a 10 mila euro all’anno è esente».
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