«A Belluno la gestione di caccia e pesca»

L’appello votato all’unanimità da tutte le associazioni ittico-venatorie a Villa Pat in vista del ddl veneto

BELLUNO. Nessuno tocchi le funzioni di caccia e pesca della Provincia. Lo hanno ribadito all’unanimità ieri sera nel tavolo indetto da Palazzo Piloni a Villa Pat, tutte le associazioni ittico-venatorie, i bacini di pesca, le riserve alpine di caccia, il coordinamento dei distretti e dei bacini operanti nel Bellunese. E lo hanno fatto tramite due documenti approvati e sottoscritti all’unanimità: il primo, con cui danno mandato alla presidente Daniela Larese Filon di rappresentare le loro istanze in seno al consiglio veneto e all’Osservatorio che si terrà oggi a Venezia. E il secondo con cui ribadiscono il buon lavoro fatto fino ad oggi in questi settori e in virtù anche della legge 25 sulla specificità chiedono che restino queste funzioni al territorio bellunese.

Oltre un centinaio i presenti nella sala di Villa Pat, a testimoniare che grande è la preoccupazione per la decisione delle giunta di avocare a sè quasi tutte le funzioni non fondamentali delle Province, tra cui rientrano appunto la caccia e la pesca. Il disegno di legge è collegato alla legge finanziaria 2017.

«I presenti», commenta Pierluigi Svaluto Ferro, sindaco di Perarolo con delega a questi settori a Palazzo Piloni, «vista la preoccupazione sul destino di questi ambiti gestionali, chiedono con fermezza e determinazione che, proprio in virtù dell’ottima gestione fatta in tutti questi anni dai bacini di pesca e dai distretti venatori nel territorio che ha portato ad un aumento della fauna, un dato che va a vantaggio dell’intera regione, vengano lasciati al Bellunese queste funzioni insieme alla vigilanza, e lo hanno ribadito anche in un documento che invieranno alla giunta e al consiglio veneto». Nel documento delle associazioni ittico-venatorie, infatti, si evidenzia come «l’allontanamento di queste funzioni e la conseguente esclusiva gestione a regime regionale, effettuata da lontano da chi non conosce le esigenze del territorio, vanificherebbe irreparabilmente in un sol colpo tutti i sacrifici profusi sinora, anche dai nostri predecessori che con saggezza ci hanno consegnato integri questi stupendi ecosistemi da amministrare per il futuro».

Oggi, quindi, la presidente Larese Filon sarà a Venezia per la discussione del disegno di legge in questione, forte del mandato che ha ricevuto ieri sera per cui chiederà un occhio di riguardo per la realtà bellunese. (p.d.a.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi