A Cima Vallona il commosso ricordo dei quattro caduti
COMELICO. La pioggia, che a tratti è caduta ieri a Cappella Tamai, non ha scalfito la solennità e la partecipazione al 49° anniversario dell’eccidio di Cima Vallona. Presenti in prima fila i parenti delle vittime: Ottavio e Amatore Dordi, fratelli di Olivo, Graziella Di Lecce, moglie di Mario, e Gabriella Piva, sorella di Armando, assieme a Marcello Fagnani, unico superstite dell’attentato, al prefetto di Belluno, Francesco Esposito, e al sindaco di San Nicolò di Comelico, Giancarlo Ianese, che ha organizzato la cerimonia assieme all’Ana Cadore e al Gruppo di Comelico Superiore, con la collaborazione delle associazioni nazionali degli Incursori, dei carabinieri e dei Finanzieri in congedo.
Dopo l’alzabandiera e l’Inno di Mameli, il momento dell’Onore ai Caduti, per ricordare Francesco Gentile, Mario Di Lecce, Olivo Dordi e Armando Piva, periti per mano di terroristi sudtirolesi nel giugno 1967, in due attentati nei pressi di Forcella Cima Vallona.
Proprio lassù, di primo mattino, un gruppo di autorità guidate dal sindaco Ianese, tra le quali anche il senatore Giovanni Piccoli, ha portato una corona d’alloro al sacello che ospita le quattro croci. Poi la cerimonia ufficiale davanti alla chiesetta, con molte autorità militari e civili, le rappresentanze delle associazioni combattentistiche e d’Arma, il picchetto armato del 9° Reggimento Col Moschin e con la partecipazione del complesso bandistico Val di Gorto di Ovaro.
Dopo il saluto del sindaco Ianese, sono intervenuti Antonio Cason per la sezione Ana Cadore, che ha ricordato anche Pierluigi Bergamo, presidente sezionale scomparso nel luglio dell’anno scorso, Angelo Passafiume per l’associazione nazionale Incursori, il colonnello Fortezza, comandante del Col Moschin, Michele Dal Paos, consigliere nazionale Ana e il prefetto Esposito.
Nel suo saluto ai presenti il prefetto ha voluto testimoniare la vicinanza delle istituzioni ai parenti delle vittime del terrorismo, alle Forze Armate, alle associazioni che curano la memoria dei Caduti con un ringraziamento particolare all’amministrazione comunale di San Nicolò di Comelico. Quindi è seguita la celebrazione della messa da parte di don Sandro Capraro e don Fabio Fiori.
L’ultima domenica di giugno del prossimo anno ricorrerà il 50° anniversario dell’eccidio e la cerimonia commemorativa avrà una partecipazione ancora più ampia, con la presenza annunciata del Labaro nazionale dell’associazione nazionale Alpini accompagnato dal presidente Favero, con il Coro Comelico e altre autorità militari e civili.
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