A Domegge la Gatto astucci si riconverte e lancia la linea anti Covid-19

La Gatto Astucci di Domegge ha messo in campo esperienza, creatività e soprattutto tempismo per creare una nuova linea di prodotti utili a fare barriera contro il Coronavirus

DOMEGGE. Ci sono anche le pochette utili a contenere tutti i prodotti anti Covid-19 che occorre avere sempre con sé, dalla mascherina ai guanti e all’igienizzante. Ed anche i sanificatori mobili e le colonne per posizionare le soluzioni igienizzanti alle stazioni di monitoraggio della temperatura, per esempio sui luoghi di lavoro, fino a tutte le tipologie di separatori che stanno caratterizzando la nuova vita sociale: da tavolo, per ufficio o fast food, per disporre oggetti e materiali.

La Gatto Astucci di Domegge ha messo in campo esperienza, creatività e soprattutto tempismo per creare una nuova linea di prodotti utili a fare barriera contro il Coronavirus. L’azienda impegnata in tutto il mondo nella produzione di packaging primario e secondario e soluzioni visual per il punto vendita, riconverte così parte delle proprie linee produttive per offrire al mercato una ripartenza sicura e di qualità: dai separatori da tavolo alle colonne per thermoscan fino ai sanificatori mobili ed a tutte le tipologie di separatori. Prodotti che rappresentano soluzioni per la sicurezza personale e collettiva, rispettose delle norme anti Covid-19, ma anche funzionali e di qualità.

«Non potevamo rimanere passivi in una situazione di assoluta emergenza come questa» spiega Cristian Paravano, direttore generale «così i nostri collaboratori e gli stakeholder si sono messi a disposizione, sfruttando le proprie capacità creative, al fine di convertire parte dei processi produttivi e organizzativi. Questa volta» aggiunge il manager «la nostra mission non è quella usuale di preservare i prodotti dei nostri clienti o di esaltarne la bellezza, bensì di consentire loro di tornare il più velocemente possibile ad una nuova normalità, con fiducia e soprattutto in sicurezza». Il fatturato di Gatto Astucci nel 2019 è stato di 48,5 milioni di euro, contro i 42,7 del 2018; oltre 600 gli addetti, in Italia, nelle sedi di Domegge, Carnate in Brianza e Veggiano (Padova); poi in Croazia, Hong Kong e in Cina. «Questa è un’evoluzione imprenditoriale che, pur dovendo fare i conti con l’emergenza epidemiologica, non ha derogato alla sostenibilità di processi e prodotti, in linea con la filosofia che già nel 2018 ha portato l’impresa alla certificazione in questo ambito». —

S.V.
 

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