A fuoco l’ex fabbrica Metalflex a Venas evacuate le famiglie dei residenti
VALLE DI CADORE
Un violento incendio è scoppiato attorno alle 21,20 al piano mansardato del condominio di Venas ricavato dalla conversione dell’ex Metalflex, provocando la mobilitazione dei vigili del fuoco e dei soccorritori e danni al momento ancora difficilmente quantificabili ma sicuramente ingenti.
Nessuno si è fatto male, almeno secondo le prime testimonianze raccolte dai soccorritori, ma è stato necessario lavorare a lungo per avere ragione delle fiamme e sono state sfollate alcune famiglie dall’edificio di tre piani.
Incerte alm momento le cause dell’incendio. La chiamata al “115” ha fatto comunque scattare l’allarme generale. I vigili del fuoco hanno messo in campo 25 uomini tra i permanenti di Pieve di Cadore, Cortina e Belluno, e i volontari di Valle, Calalzo e Borca.
Autobotti e autoscala hanno in pochi minuti gremito la zona attorno alla chiesa dove si trova l’edificio, mentre la gente del paese richiamata dalle sirene scendeva in strada per capire cosa stesse succedendo e se poteva dare una mano.
Polizia e carabinieri hanno fermato le macchine per lasciare spazio alle manovre dei mezzi di soccorso, mentre sul posto è arrivato anche il vicesindaco Gabriele Soravia, che abita poco distante.
È iniziato così il difficile lavoro di spegnimento del rogo che ha interessato soprattutto il piano mansardato dell’edificio di tre piani, saturando l’aria della zona di un fumo intenso e rendendo necessario far allontanare tutte le persone che si trovavano nell’edificio.
In quello stabile, che un tempo ospitava la produzione della Metalflex, storico marchio dell’occhialeria bellunese, si trovano complessivamente diciannove appartamenti.
Solo cinque o sei, in ogni caso, sono occupati stabilmente da persone residenti tutto l’anno a Venas.
Le altre abitazioni sono invece di proprietà di villeggianti che raggiungono il paese solo per le vacanze, e la circostanza ha reso più rapide e sicure le operazioni di sgombero delle persone che si trovavano all’interno.
Sul posto c’era anche un’ambulanza, ma non è stato necessario il suo intervento.
Mentre i pompieri lavoravano alacremente, tendendo i naspi per raggiungere le bocchette antincendio e dando fondo alle riserve di acqua delle autobotti, la presenza del vicesindaco Soravia si è dimostrata importante per dare subito un’assistenza pronta agli sfollati.
È stato proprio il rappresentante dell’amministrazione comunale, infatti, a prendere in mano la questione, contattando l’albergo Posta – che dispone di una quindicina di posti – per far alloggiare lì durante la notte le persone costrette ad allontanarsi.
Oltre un’ora dopo l’allarme che ha provocato la mobilitazione dal tetto dell’edificio si alzavano ancora le fiamme, costringendo i pompieri ad operare con l’autoscala per raggiungere la parte più alta e irrorarla di acqua.
Un duro colpo per la gente di Venas, che ha visto le fiamme avvolgere un edificio in pieno centro legato a doppio filo alla storia del paese.
La Metalflex, infatti, fino alla fine degli anni Novanta del secolo scorso era un nome di punta della occhialeria bellunese e non solo. Tanto che proprio dalla Metalflex venne la spinta per la nascita del colosso Luxottica.
Poi la crisi, la chiusura e, all’inizio degli anni Duemila, la trasformazione del complesso in una realtà residenziale pensata guardando anche al turismo. E oggi, a fuoco spento, toccherà alla conta dei danni. —
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