A Misurina si respira l'aria più pulita del Veneto

In provincia di Belluno la situazione più grave nel Feltrino: è quanto emerge dalle ultime rilevazione dell'Arpav sulla qualità dell'aria
BELLUNO.
E’ Misurina la località dove si respira l’aria migliore di tutto il Veneto. A dirlo sono le ultime rilevazione dell’Arpav. Ma buoni esempi li troviamo anche in Valbelluna, tra cui Pieve d’Alpago e Belluno.

 La maglia nera va ancora al Feltrino «anche se qualcosa sta migliorando».

 La relazione sullo stato dell’aria, è stata presentata dal responsabile bellunese dell’Arpav, Rodolfo Bassan, alla 6ª commissione provinciale. «Nella parte alta della provincia abbiamo fatto diverse campagne di rilevamento di inquinamento. La prima è del 2006 a Cortina, dalla quale è emerso un solo superamento di Pm10 e un valore di benzopirene (che si produce dalla combustione di legna e gasolio ed è cancerogeno) pari a 0.6 nanogrammi metrocubo (il limite è 1)», dice Bassan.

 Molto buona l’aria anche a San Vito, dove le misurazioni nell’inverno 2007-2008 hanno rilevato 4 superamenti di Pm10. «Si tenga conto che avevamo posizionato la centralina a bordo strada». Nella campagna estiva del 2009, invece, non c’è stato alcun superamento delle polveri sottili e il benzopirene era pari a 0.2 nanogrammi.

 A Zoldo le misurazioni sono state eseguite nell’inverno 2009 nei pressi del museo del Chiodo. Anche qui la qualità dell’aria è più che buona: due sforamenti di Pm10 (media 21 microgrammi) «mentre qualche perplessità abbiamo per il benzopirene, pari a 1,6. Se in 5 mesi abbiamo questo dato, non significa però che la media annuale si attesti su questi valori». Per cui l’Arpav sta valutando se eseguire un monitoraggio annuale in quella zona.

 Stesse perplessità anche per Pieve di Cadore. «La rilevazione è stata eseguita nell’estate 2009 a Tai, vicino al palaghiaccio. Se per il Pm10 non ci sono stati superamenti (nemmeno nell’inverno in corso), lo stesso non si può dire del benzopirene, che risulta pari a 2.2, oltre il doppio del limite consentito».

 Ad Auronzo (zona palaghiaccio) nell’inverno un solo sforamento di Pm10 (media del periodo 18 microgrammi per metrocubo).

 
Il caso Misurina.
Ma il top della qualità dell’aria è a Misurina, dove nel periodo 13 settembre-21 dicembre 2009 non c’è stato alcun superamento di Pm10 (media 6 microgrammi per metrocubo) e il benzopirene era pari a 0.6 nanogrammi. «La qualità dell’aria è ottima e certifica la presenza del centro di cura per le malattie respiratorie».

 
L’anomalia Santo Stefano.
Un discorso a parte merita Santo Stefano dove il monitoraggio Arpav è stato eseguito dal 23 gennaio al 2 giugno 2008 su richiesta del sindaco di allora, in vista della realizzazione della centrale a biomasse. Una centralina è stata posizionata in piazzetta dell’Emigrante, dove si sono registrati 11 superamenti di Pm10. L’altra è stata invece collocata al parco Medola «dove abbiamo rilevato un solo superamento di polveri sottili, mentre il benzopirene era pari a 1.9, quasi il doppio del limite fissato per legge».

 «Santo Stefano», proseguono all’Arpav, «si trova in una valle con caratteristiche sfavorevoli, perchè ci sono poca irradiazione solare, molte inversioni termiche e temperature molto rigide per gran parte dell’anno, che portano a un prolungamento del periodo di funzionamento degli impianti di riscaldamento. C’è anche pochissimo vento, quindi scarso ricambio d’aria. Non si registrano, in compenso, variazioni di rilievo con l’arrivo della centrale a biomasse».

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