A novembre l’inizio delle lezioni

Si attendono i nuovi vincitori del concorso. Iscrizioni a picco
CLAPIS riceve il premio san martino
CLAPIS riceve il premio san martino

BELLUNO. Rinviato a novembre l’avvio delle lezioni alla scuola di musica Miari di Belluno. Questo, per permettere le assegnazioni dei posti ai vincitori del concorso che la direzione del conservatorio di Vicenza ha deciso di effettuare questa estate.

Alla fine, quindi, la richiesta del Comune di Belluno alla direzione del conservatorio di confermare gli insegnanti dello scorso anno scolastico, non è stata accolta. E questa situazione di stallo ha provocato il crollo delle iscrizioni ai nuovi corsi, iscrizioni passate dal centinaio del 2011-2012 a poco più di una ventina.

Il sindaco Jacopo Massaro ha seguito l’intera partita e si dice fiducioso che qualche iscritto possa essere recuperato non appena saranno forniti i nomi dei docenti: «Dal Conservatorio ci hanno fatto sapere che le graduatorie sono in via di definizione; per questo motivo pensiamo che i corsi di musica potranno partire ai primi di novembre. Siamo di fronte a una situazione in evoluzione, anche se questo ritardo non ha fatto bene alla vita della scuola».

Scuola su cui il Comune di Belluno investe 80 mila euro all’anno, con il crollo degli iscritti che andrà inevitabilmente a pesare sul Conservatorio, che si troverebbe con una riduzione di introiti.

Dalla scuola preferiscono non soffermarsi sulla vicenda, anche se nessuno può più nascondere che il ritardo nell’assegnazione dei docenti abbia influito in maniera negativa su questo nuovo anno scolastico.

I più hanno paura che, così stando le cose, il futuro di una scuola di prestigio come la Miari (che rappresenta il top per il Bellunese) possa essere a rischio. La speranza è che i nomi degli insegnanti di musica, attesi dalle famiglie per decidere se iscrivere o meno i figli alla scuola, arrivino presto, così da poter risollevare le sorti dell’istituto.

«Questi sono gli esiti della convenzione stipulata dal Comune con il Conservatorio, un accordo che prevede che i docenti siano scelti tramite un concorso», conclude Massaro. (p.d.a.)

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