A Padova attesi duecento giovani bellunesi per dire: «Basta mafia»
Saranno più di duecento i giovani bellunesi che domani scenderanno a Padova per partecipare alla Giornata nazionale della memoria e impegno per le vittime innocenti delle mafie.
La manifestazione, organizzata da oltre vent’anni in varie città italiane dall'associazione Libera, fa per la prima volta tappa in Veneto. In primis ci saranno tanti studenti, ma anche singoli cittadini che hanno aderito all'appello di cittadinanza attiva per dire no a tutte le mafie.
Cinque i pullman previsti in partenza da Feltre, Agordo, Comelico e Cadore con tappe anche in valbelluna con a bordo molte classi delle varie scuole superiori e medie. Questi trasporti sono stati messi a disposizione gratuitamente dall'ufficio scolastico con le “Scuole in rete per un mondo di solidarietà e pace”, in collaborazione con la consulta provinciale degli studenti, il Csv Belluno, l’associazione Amici delle scuole in rete e Dolomitibus.
«Si tratta del giusto coronamento di un lungo percorso annuale dedicato alla legalità», spiega Franco Chemello, referente delle Scuole in rete. «Con gli studenti infatti siamo partiti fin da inizio anno scolastico con diversi incontri sfociati poi nel viaggio della legalità tra Napoli e Matera ad inizio marzo. I ragazzi e anche tutta la cittadinanza hanno avuto l'opportunità di ascoltare testimoni importanti dell'impegno civile e della lotta alla criminalità organizzata come il presidente di Libera don Luigi Ciotti, venuto in un teatro comunale di Belluno gremito, la ex presidente della commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi, il giornalista d'inchiesta Gianni Belloni e gli archeologi Mario Grimaldi e Giancarlo Garna attivi sul fronte delle ecomafie e archeomafie».
«Da sottolineare anche la convinta partecipazione del prefetto di Belluno Francesco Esposito», continua Chemello. «Ha incontrato gli studenti per raccontare loro la sua esperienza di lavoro a Napoli. Siamo convinti che i giovani, così come gli adulti, debbano metterci la faccia e per questo non c'è occasione migliore di quella della manifestazione di Padova».
Per la referente di Libera Belluno Michela Morini si tratta di un evento importante: «Per la prima volta la manifestazione nazionale è nella nostra regione. È un appuntamento molto sentito in cui verranno ricordate tutte le quasi 1000 vittime civili di mafia. Libera quest'anno ha scelto il nordest e non è stato un caso. Come dimostrano le recentissime inchieste, la mafia è presente e radicata anche in Veneto, con qualche infiltrazione documentata anche in provincia di Belluno».
«Purtroppo», prosegue Morini, «una recente ricerca di Libera Veneto ha evidenziato come molte persone considerino il problema delle mafie al nord come marginale. Non c'è ancora una reale percezione del fenomeno e questo fa il gioco delle mafie. Per questo è importante esserci in tanti per far sentire la nostra voce».
La manifestazione partirà verso le 9 in piazzale Boschetti e poi si snoderà attraverso il centro del capoluogo patavino per poi terminare a Prato della Valle dove verranno letti i nomi delle vittime e ci sarà il discorso di don Ciotti. Sono disponibili gli ultimi posti per la partecipazione: per iscriversi basta andare sul sito delle Scuole in Rete Belluno o sulla pagina Facebook Libera Belluno. —
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