A Ponte nelle Alpi arrivano le "bat house": casette per i pipistrelli come antidoto alle zanzare
Progetto del Comune rivolto ai giovani: impareranno a costruire i rifugi per i predatori d'insetti, rendendo un servizio a tutta la comunità
PONTE NELLE ALPI.
I pipistrelli, i predatori “ambientalisti”. Forse per le loro abitudini notturne e il loro elusivo comportamento, o magari per il loro volo apparentemente scoordinato, questi animali non hanno mai riscosso un grande successo tra la gente. Altri animali, di più immediato fascino, godono infatti di ben altre fortune. Eppure i pipistrelli, che ogni notte d’estate svolgono un silenzioso e instancabile lavoro di controllo biologico delle popolazioni d’insetti, divorando migliaia di zanzare, meriterebbero un po’ più di attenzione da parte dell’uomo. Ed è ciò che riserverà loro l’amministrazione pontalpina.
Il tutto grazie ai servizi sociali e all’ufficio ambiente, che hanno ideato il progetto sperimentale «Bat House». Si tratta di un laboratorio per la costruzione di casette-nido per pipistrelli. Destinatari del progetto sono i giovani di Ponte che intendono trascorrere il periodo estivo in svariate attività con le iniziative del Comune.
L’offerta di «A.A.A. Offresi Plus» è rivolta ai giovani ed occupa un solo pomeriggio tra i sabati 8, 15 e 22 maggio. Quindi un solo pomeriggio per provare l’esperienza dell’uso di chiodi e martello, colori e pennelli per realizzare con un po’ di compensato questi «rifugi artificiali», piccole casette di legno per attrarre i pipistrelli che frequentano anche gli ambienti urbanizzati.
«Vogliamo coinvolgere i ragazzi in questa iniziativa», spiega il consigliere comunale Monica Camuffo, «attivando il loro impegno civico. Durante il laboratorio, infatti, spiegheremo loro l’importante ruolo che svolgono i pipistrelli nella battaglia estiva contro gli insetti. E saranno proprio i giovani pontalpini a proporre poi alla popolazione alcuni sugerimenti per eliminare i focolai di riproduzione delle zanzare».
«Il progetto», prosegue Camuffo, «nasce dalle segnalazioni degli abitanti di Polpet, dove ogni estate si verifica una sorta di invasione di zanzare. Bene, abbiamo ripreso le esperienze fatte in altre regioni per cercare di incentivare la presenza di questi predatori naturali, un animale che ogni notte può arrivare a eliminare circa duemila zanzare. Per fare ciò abbiamo chiesto anche dei consigli al Parco, che ha già un progetto per l’insediamento di diverse razze di pipistrelli. Ora il nostro obiettivo è identificare le zone più favorevoli, per spingere il pipistrello a venir fuori dal bosco».
Già, perché oggi i nuovi edifici sono certamente più confortevoli per noi, ma assai più avari di rifugi per i pipistrelli. Di qui l’idea di venire incontro alle esigenze di questo mammifero, messo a dura prova dalla la scomparsa di buoni rifugi dove riposare durante il giorno o sopravvivere all’inverno in stato di letargo e dall’inquinamento. L’uso massiccio di veleni per decimare gli insetti dannosi, zanzare comprese, infatti, avvelena l’ambiente e tra i primi a patirne le conseguenze sono proprio i pipistrelli che, efficienti predatori di ogni tipo di insetti, accumulano veleno nei loro tessuti fino a restarne uccisi
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