A rischio i lavori per il nuovo reparto materno-infantile
BELLUNO. Sempre più critica la situazione che riguarda il cantiere per la realizzazione del “blocco F”, il futuro reparto materno-infantile, all’ospedale San Martino di Belluno. Problemi che potrebbero mettere a serio rischio la conclusione dell’opera.
La direzione strategica dell’azienda sanitaria ha deciso di intervenire al più presto, ponendo un legale esperto in materia al fianco del responsabile unico del procedimento (Rup), che è un dipendente della stessa Usl.
I problemi si sono aggravati qualche giorno fa, quando si è saputo che la ditta “Orion sc”, capogruppo dell’Ati vincitore dell’appalto e responsabile dei lavori edili, è finita in concordato preventivo. A questo si aggiunge il forte ritardo nell’esecuzione dei lavori. Un ritardo che supera i 100 giorni e che «potrebbe portare, come previsto dalla legge, alla risoluzione del contratto per grave inadempimento». Le ditte subappaltatrici, inoltre, starebbero subendo dei ritardi nei pagamenti e così pure i dipendenti subappaltatori. Diventa quindi sempre più probabile l’eventualità di affidare i lavori a un’altra ditta.
I lavori. L’intervento per la sopraelevazione del blocco materno-infantile erano stati affidati all’impresa Orion Costruzioni spa di Cavriago (Re), quale capogruppo dell’Ati con l’impresa Idro.Erre spa di Torino nel gennaio del 2011. Nel giugno dello stesso anno, era stato poi approvato il progetto esecutivo per i lavori, che prevedeva un importo complessivo di 11.345.564,62 euro.
Poco dopo sono iniziati i problemi. A ottobre, sempre del 2011, la Orion Costruzioni spa si è fusa per incorporazione in Orion sc. E a questa nuova ditta sono state quindi affidate le opere dell’ospedale. Opere che, secondo il contratto, sarebbero dovute terminare il 3 novembre 2012.
A remare contro, si sono messi alcuni fattori. In primo luogo le avverse condizioni climatiche, che hanno costretto a uno stop dei lavori dal 30 gennaio 2012 all’8 febbraio; nell’aprile dello stesso anno, poi, nel contratto di appalto al posto della Idro.Erre spa (che si occupa della parte impiantistica) è subentrata la Gethec srl a seguito di affitto di azienda; nell’agosto scorso, infine, è stata approvata la perizia supplettiva e di variante dei lavori di sopraelevazione sempre per 11.345.564,62 euro.
A ciò sono seguite le richieste di proroga dei lavori prima di 60 giorni e poi di altri 40, per un totale di 100 giorni.
Tutti questi inconvenienti e ritardi si sono andati ad aggiungere alle sopraelencate criticità. A questo punto l’Usl, vista la complessità della vicenda, ha deciso di affidarsi a un legale che possa seguire bene l’intero iter del procedimento.
Nonostante tutto, il direttore sanitrario dell’Usl 1, Lucio Di Silvio, si dice ancora fiducioso che l’opera possa concludersi il prossimo gennaio. «Spesso capitano questi problemi in opere di un certo peso. Ci siamo appoggiati a un legale esperto perché gestisca queste criticità: o il fornitore fa ripartire i lavori, oppure saremo costretti a trovare un’altra ditta».
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