A ritmo di zumba per le unioni civili

Commissione pari opportunità e Comune hanno celebrato l’anniversario del primo atto formalizzato in municipio
gian paolo perona- perona- feltre- flash mob
gian paolo perona- perona- feltre- flash mob

FELTRE. L’amore e la danza parlano lo stesso linguaggio, quello dell’universalità di emozioni e sentimenti. Lo hanno espresso con il movimento e con il sorriso tutti quelli che ieri hanno partecipato al flash mob organizzato dalla commissione pari opportunità e dal Comune a sostegno delle unioni civili, senza differenze di genere, ma fondate sul vincolo dell’affetto e dell’amore.

In quell’ora di danza guidata da Musty, coordinatore del gruppo “La musica non ha confine”, il coinvolgimento della popolazione partecipe è stato il massimo. Sabrina Bellumat, vicesindaco, non si è persa un passo e non ha perso il ritmo. La presidente della commissione pari opportunità, Michela Marchet, si è fatta coinvolgere dal ritmo della zumba etnica e della salsa, trascinata dalla sua collaboratrice Flavia Monego che, uscita dal vortice delle danze, ha comunque fiato da vendere. E dice: «È questa l’occasione di festeggiare la prima unione civile che si è ufficializzata a Feltre esattamente un anno fa, nel giorno di san Valentino, quella di Manuel e Fabio. Ma è soprattutto l’occasione, quella dell’iniziativa “In alto i cuori”, per rinsaldare la posizione della cittadinanza attiva a favore delle unioni civili e contro la violenza sulla donna e la violenza di genere».

Manuel Fogu, presidente di Stella Polare e presente alla manifestazione di ieri, è stato il primo, con il compagno Fabio, a suggellare l’unione davanti al vicesindaco Sabrina Bellumat, che dall’inizio del suo mandato, in collaborazione con la giunta e con il sindaco Paolo Perenzin, ha favorito un crescente movimento di opinione, fatto di sensibilizzazione e di azioni concrete.

«Con quest’ultima iniziativa abbiamo voluto testimoniare, in un’atmosfera allegra coinvolgente e colorata, l’attenzione e la vicinanza dell’amministrazione a un aspetto che ci sta molto a cuore, quello della violenza sulle donne. Non a caso prima abbiamo attivato lo sportello pari opportunità e ora possiamo contare sul contributo fattivo di Belluno Donna che ogni lunedì pomeriggio si mette a disposizione, tramite le operatrici, per un colloquio riservato e anonimo con le persone che ne hanno bisogno».

Sono 91 le donne che dal Feltrino hanno contattato il Centro antiviolenza di Belluno (su un totale di 583 nell’intera provincia) dal primo dicembre 2004 al 31 dicembre 2015.

Adesso è operativo il numero 0439 885118 il lunedì dalle 15 alle 19, ma non c’è solo il contatto telefonico, perché il progetto prevede la formazione di un gruppo di volontarie. Ne è stata individuata una decina.

Laura Milano

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