«A Roma dovremo essere una squadra»
BELLUNO. «Più siamo e meglio è». Così come unanime era stato il rammarico di venerdì scorso, diventa corale anche la soddisfazione per la chiusura del caso De Carlo. La verifica dei dati calabresi ha permesso di confermare l’elezione alla Camera dei deputati del sindaco di Calalzo, dove a 15 giorni dalle elezioni si è finalmente tirato un sospiro di sollievo. La stessa Prefettura di Belluno conferma di aver ricevuto il verbale definitivo, con il nome di De Carlo che è anche già stato convocato per la seduta delle Camere in programma domani.
Tra quanti sono stati più vicini a De Carlo nei giorni in cui tutto sembrava perduto c’è Dario Bond, anche lui neodeputato ma con Forza Italia, partito che ha avuto un ruolo decisivo nella soluzione rapida del problema: «Abbiamo assistito a una delle solite storie all’italiana che non fanno onore alle istituzioni. Poi però c’è stato un colpo di reni e un’inversione a U della Corte d’Appello di Catanzaro che ha rivisto i risultati restituendo verità e giustizia al popolo che ha votato. È stato stupefacente vedere che i voti di Forza Italia sono stati trasferiti a Fratelli d’Italia e ho insistito con Brunetta, che è stato molto bravo a muoversi in certi ambienti. Sicuramente si è trattato di un errore umano, ma se qualcuno non si fosse arrabbiato sarebbe costato molto caro. Il proporzionale prevede un collegio nazionale e questo significa che siamo tutti legati a quello che fanno gli altri, ma noi siamo austriaci, mentre altrove le porte sono aperte. Ho fiducia nella magistratura italiana e spero che ci sia un’inchiesta su quanto è successo e che diventi un esempio per tutti». Bond spiega perché nei giorni scorsi è stato così presente: «Sono stato vicino a De Carlo perché mi sono immedesimato in lui, ho immaginato il dramma personale e vedere la gente stare male mi fa soffrire troppo, quindi ce l’ho messa tutta per aiutarlo. Per fortuna alla fine è prevalsa l’onestà».
Da parte sua, Roger De Menech, deputato del Partito Democratico, si augura che non ci siano più sorprese: «Speriamo che sia finita qua. Purtroppo quando un seggio non è pieno e si calcolano i resti è abbastanza facile che si debba aspettare, ma certi errori sono da evitare. È un bene che tra i parlamentari bellunesi sia stato confermato anche De Carlo, perché più siamo e meglio è, ma l’importante sarà remare tutti dalla stessa parte».
«Personalmente sono molto contento che vi sia un altro bellunese a Roma», dice il deputato del Movimento 5 Stelle, Federico D’Incà. «Mi auguro che si possa lavorare in squadra per il bene dei cittadini. Quanto è successo conferma che la legge elettorale è fatta male e serviva solo ad eliminare il M5S, che invece ha preso tanti voti. Sono serviti 15 giorni per sapere chi è entrato e ci sono ancora ricorsi: non è possibile!».
L’ingresso di De Carlo alla Camera cancella il deputato in più che la Lega ha avuto per tre giorni, ma questo non rappresenta una delusione per i parlamentari bellunesi di Salvini: «Io sono contento, felicissimo», afferma Mirco Badole. Credo che più siamo e meglio è per Belluno. Il fatto che per tre giorni il nostro partito abbia avuto un deputato in più che poi è sparito non è un problema, per la Lega è più importante avere una rappresentanza consistente nel bellunese».
Si associa anche il senatore leghista Paolo Saviane:«L’elezione di De Carlo è una cosa positiva, come bellunese sono tento per lui. Purtroppo ci sono diverse situazioni in bilico in questo momento, perfino in alcuni collegi uninominali e i riconteggi non mancano. Il Comitato di garanzia dovrà verificare tutti questi aspetti anche per quanto riguarda il gruppo della Lega. Per Luca De Carlo e per il territorio bellunese non posso che esprimere soddisfazione, soprattutto sotto l’aspetto umano, ma queste cose non devono più succedere».
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