A Rumsas l’edizione «chiodata»
Nel percorso lungo Ciavatti dà filo da torcere ma viene staccato sulla novità della salita di Pren
Il podio della gran fondo
FELTRE.
Alla Gran fondo Campagnolo vige la regola del tre. Raimondas Rumsas e Monia Gallucci trionfano entrambi per la terza volta consecutiva sul traguardo di Feltre, dimostrandosi imbattibili per degli avversari mai come quest’anno agguerriti. Sotto il profilo sportivo, la tredicesima edizione ha regalato due gare entusiasmanti, decise solamente nel finale.
Quella che va agli archivi, però, è una Gran fondo segnata dall’atto vandalico con cui ignoti hanno cosparso la strada di chiodi in comune di Castel Tesino. Un episodio spiacevole, che, nelle intenzioni degli organizzatori, avrà delle conseguenze giudiziarie e che conferma la bontà della scelta operata dal Pedale Feltrino di cambiare tracciato dal prossimo anno.
La cronaca del percorso lungo della Gran fondo Campagnolo è ricca di spunti. L’avvio è animato dalle iniziative del giovane russo, Aleksander Pauliukovich, che punzecchia il grande favorito, Raimondas Rumsas.
Sui ripidi tornanti del passo Manghen è il team Guru Parkpre a comandare la corsa, Timothy David Jones, fedele scudiero di Rumsas, detta un ritmo insostenibile per tutti, si staccano Negrini, Pauliukovich e da ultimo Andrea Ciavatti, che preferisce “andar su del proprio passo”. La scelta del portacolori della Mg.K-Vis è azzeccata, perché gli consente di scollinare in cima al Manghen a pochi secondi dai primi, per poi gettarsi senza timore in discesa e tornare sulla coppia Rumsas - Jones nel tratto di falso piano che porta al Rolle.
Quando la strada ricomincia a salire, Rumsas sferra il suo primo attacco, Jones molla, mentre Ciavatti si dimostra il rivale più accreditato del lituano, tenendone la ruota con una certa scioltezza.
Il duo di testa collabora e aumenta il vantaggio nei confronti degli immediati inseguitori, ossia il terzetto composto da Negrini, Pauliukovich e Jones. Sui tornanti del Croce d’Aune i battistrada si danno il cambio con regolarità finché, ai 2 chilometri dal monumento dedicato a Campagnolo, Rumsas scruta il volto dell’avversario diretto e attacca, trovando, però, Ciavatti pronto a rispondere.
Il momento decisivo arriva sulla novità introdotta dall’organizzazione, la salita di Pren. Ai dieci dal traguardo, Rumsas stacca Ciavatti e si avvia a vincere la sua terza Gran fondo Campagnolo. Negrini completa il podio. Da applausi il ventesimo posto del feltrino Alberto De Carli.
Tra le donne gara a due con Gallucci e Lancioni grandi protagoniste. La marchigiana, già vincitrice nel 2005 e nel 2006, allunga sul Croce d’Aune, quando Lancioni ha ormai finito la benzina. Terza piazza per l’intramontabile Monica Bandini.
Argomenti:gran fondo campagnolo
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Video