A San Vito l’effetto “Un passo dal cielo” è più forte anche del Covid

Nel 2020 “nero” la tassa di soggiorno incassata è stata di ben 108mila euro. 

L’anno prima era stata solo di 69mila e nell’anno della ripartenza di 74.100. «E presto riprenderanno le riprese»

Gianluca de Rosa
Lo chalet sul lago di Mosigo,una delle location di “Un passo dal cielo”
Lo chalet sul lago di Mosigo,una delle location di “Un passo dal cielo”

SAN VITO. La fiction “Un passo dal cielo” batte anche la pandemia. San Vito gongola di fronte all’indagine di mercato firmata dalla fondazione Think Thank Nord Est riguardante il gettito prodotto dall’imposta di soggiorno.

Una “anomalia” unica

Analizzando da vicino i dati del comune della valle del Boite, balza all’occhio “un’anomalia” unica non solo per la provincia di Belluno ma per tutto il Veneto: San Vito è uscita dal periodo pandemico con il segno “più” alla voce tassa di soggiorno.

108mila euro la somma incassata nel 2020, “l’anno nero” del turismo per eccellenza, addirittura in crescita rispetto al 2019 (69mila euro) ovvero l’anno di riferimento pre pandemico ed anche rispetto al 2021 (74.100 euro) ovvero l’anno considerato della ripartenza.

Per rendere l’idea, nel 2020 Cortina ha fatto registrare un –50% degli introiti rispetto al 2019 con un indice di variazione 2019-2021 attestatosi a –32, 7% laddove San Vito invece presenta un +7, 3%.

L’analisi del sindaco

Detto dei numeri, quali motivi si celano dietro l’exploit turistico di San Vito? «Difficile dirlo, in campi come questo non esistono le assolute certezze», spiega il sindaco Emanuele Caruzzo, «di certo l’aver portato il set di “Un passo dal cielo” sulle rive del lago di Mosigo ha dato al paese una visibilità altrimenti inimmaginabile e, di conseguenza, ha offerto un notevole impulso alle presenze turistiche a partire proprio dal 2020, anno delle prime riprese nonostante la pandemia in corso».

«Abbiamo avuto per diversi mesi alberghi operativi, impegnati nel progetto di ospitalità del set. L’effetto curiosità in seguito ha fatto il resto. Senza dubbio “Un passo dal cielo” ha rinvigorito l’appeal turistico di San Vito offrendo una seconda vita all’intero comparto ricettivo. Va sottolineato anche come, a proposito di tassa di soggiorno, i nostri operatori siano stati anche bravi nel fare il loro dovere».

Effetto perdurante

La lunga mano di “Un passo dal cielo” continua a stendersi sul paese. Sempre in tema di tassa di soggiorno, le previsioni per 2022 ipotizzano infatti una ulteriore crescita rispetto al triennio 2019-2021.

«Il flusso turistico sui luoghi delle riprese, a partire dal lago di Mosigo, si presenta costante», prosegue il primo cittadino analizzando nel dettaglio l’estate in corso, «bisogna essere bravi nel costruire un prodotto in grado di reggersi sulle proprie gambe. A tal proposito, continueremo ad investire i proventi dell’imposta di soggiorno nell’organizzazione di eventi e manifestazioni. Il coinvolgimento della comunità locale è fondamentale».

«“Un passo dal cielo”? Presto riprenderanno le riprese, la nuova serie è stata già ufficializzata e sarà ancora una volta concentrata attorno al lago di Mosigo; ma, per il Comune di San Vito, è di fatto un prodotto promozionale a costo zero. Continueremo a fare il nostro compito convinti della bontà del progetto che in televisione fa registrare numeri da capogiro, ma gli investimenti economici sulla fiction interessano altri enti. Lavori in programma sul lago? Ci sarà qualche sorpresa, per ora non posso dire di più».

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