Abbandona i rifiuti multata sette volte
BELLUNO. Di non abbandonare i rifiuti fuori dai cassonetti proprio non ne voleva sapere, tanto che i controllori della Bellunum sono stati costretti a staccare ben sette multe nei confronti di una bellunese.
Ci sono anche questi casi “limite” tra i furbetti dell’immondizia nel capoluogo.
Lo conferma l’amministratore unico della società, Davide Lucicesare che passa a snocciolare anche qualche dato sull’attività di contrasto ai trasgressori.
«Dall’inizio dell’anno abbiamo fatto 127 sanzioni praticamente 12-13 al mese, il che significa che se si procede con questa frequenza, per la fine dell’anno le multe saranno 156, molte di più di quelle che abbiamo staccato l’anno scorso quando sono state 140».
La sanzione, che viene erogata dalla polizia locale, su preavviso della Bellunum, va da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro. «E se il comportamento scorretto viene reiterato in cinque anni, la sanzione triplica, cioè nel caso di più multe la prima viene pagata a 25 euro, mentre le altre partono da 75 euro. Comunque sono i vigili urbani a decidere quanto comminare in base alla gravità delle azioni», sottolinea il capo della Bellunum che aggiunge: «Di abbandoni gravi non ce ne sono stati da quando sono arrivato io, cioè a giugno: uno a Cavarzano e uno a Castion, in uno abbiamo trovato dei divani vicino al cassonetto del secco, e nell’altro a bordo strada sono stati trovati un televisore e un forno».
Per evitare queste situazioni, la società che gestisce la raccolta delle immondizie ha deciso di far largo uso di telecamere nelle zone più a rischio. «E da questo abbiamo potuto riscontrare che la maggioranza delle persone che abbandonano i rifiuti sono del comune capoluogo e non vengono da fuori. Qualcuno, per scongiurare queste azioni, mi ha chiesto di mettere tante multe, perché se una persona deve sborsare dei soldi si rende conto della cosa sbagliata, ma io non condivido questo ragionamento: per me è importante l’educazione ambientale delle persone, e questo si può ottenere soltanto sensibilizzando le persone fin da piccoli. Per questo», annuncia Lucicesare, «vogliamo intensificare la nostra presenza all’interno delle scuole più di quanto già si fa. Partiremo anche con le scuole superiori che intendiamo dotare di cassonetti interni: sarà fornito un raccoglitore azzurro per la plastica, poi uno per la carta e uno per il secco che sarà messo nei bagni e anche quello dell’umido. Istituiremo una piccola rete di raccolta negli istituti scolastici anche grazie al supporto del personale».
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