Abbattuto un altro cartellone Unesco
CALALZO. Un nuovo vandalismo in Centro Cadore con l’abbattimento di un altro dei tabelloni promozionali Unesco – a suo tempo contestati per la scelta delle fotografie – posizionati sul territorio cadorino dalla Provincia: dopo quello di Pieve, è stata la volta di quello di Calalzo.
Due giorni fa era stato infatti trovato tagliato con una motosega il tabellone posto lungo la ciclabile “Lunga via delle Dolomiti”, all’inizio del territorio comunale di Pieve. Il tabellone tagliato era stato abbandonato nella scarpata che costeggia la ciclabile.
Ieri mattina è successo di nuovo, questa volta a Calalzo: le persone che si recavano a Praciadelan hanno trovato segati i supporti del tabellone con una fotografia di montagne che era stato posizionato appena dietro la chiesetta della Madonna del Caravaggio, all’interno del parco dedicato ad Alberto, Re dei belgi.
Gli escursionisti hanno informato Giovanni Lozza, il titolare del Bar Alpino, che al mattino apre presto per servire chi va a Praciadelan o in Val d’Oten.
«Ho saputo del danno fatto al tabellone solo quando mi hanno avvisato i passanto», spiega Lozza. «D’altronde, dal mio locale che è distante un centinaio di metri, il danno non si nota nemmeno».
Questa volta però i vandali non si sono limitati, come a Pieve, a tagliare i pali di sostegno ma hanno fatto completamente sparire il grande tabellone, che misura 180 per 270 centimetri. Anche considerando che il moncherino lasciato nel terreno è alto circa un metro, per trasportare altrove il tabellone deve essere stato utilizzato un mezzo piuttosto grande, un pickup o un camioncino.
Del nuovo atto vandalico è stato subito avvisato anche il coordinatore del Cai, Emilio Da Deppo. Dura la reazione del sindaco Luca De Carlo: «Sono dei vandali che fanno dei danni consistenti. Se la fotografia non piaceva loro, invece che tagliare il supporto, avrebbero fatto meglio a coprirla. Evidentemente non hanno nulla da fare».
«Collegare il danneggiamento dei tabelloni alle fotografie sbagliate», ha affermato il segretario generale della Fondazione Unesco, Marcella Morandini, «non mi sembra però possibile. Secondo me questi atti sono solo vandalici, senza altre motivazioni alle spalle».
Eppure il fatto che la Provincia avesse finalmente i suoi tabelloni promozionali Unesco, aveva fatto felici molti cittadini, perché erano arrivati dopo cinque anni di attesa. In totale i cartelli posizionati in varie aree dolomitiche sono 18. La loro posa era iniziata all’ inizio di settembre del 2014, e si è conclusa poche settimane fa. Subito però erano emerse delle perplessità sulle immagini scelte perché ritenute non corrispondenti ai luoghi di installazione e in molti ne avevano invocato la sostituzione.
Vittore Doro
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