Abete cade sul ponte, muore ex gelatiere

FORNO DI ZOLDO. Quei boscaioli al lavoro lo avevano incuriosito a tal punto che aveva deciso di andare a vederli all’opera, da vicino. Si era avvicinato a piedi, una breve passeggiata dalla frazione di Dozza, dove abitava, fino ad Astragal. Fino al ponte dove, proprio mentre stava assistendo al disboscamento, ha trovato la morte, travolto da un grosso abete appena tagliato.
Una tragedia assurda quella costata la vita al 70enne Renato Fontanella, ex gelatiere, da pochi anni in pensione, deceduto praticamente sul colpo a seguito delle gravissime lesioni riportate nell’incidente.
Poco prima delle 11 l’uomo aveva deciso di raggiungere a piedi il ponte sul torrente Gaf, tra le frazioni di Astragal e Calchera. Una passeggiata di circa un chilometro. Giunto sul posto, poco prima delle 11.30, si era fermato sul parapetto in ferro del ponte, a pochi metri dal pendio dove due boscaioli del posto (uno è un ex dipendente comunale), regolarmente autorizzati al disboscamento in zona, stavano tagliando alcune alte piante.
Nessun problema per i primi abbattimenti, con gli abeti caduti come da intenzioni lungo l’argine del torrente. Non l’ultimo però: forse un errore di calcolo, forse una folata di vento, con il tronco di oltre 20 metri che invece di inclinarsi a valle si è schiantato a monte, distruggendo il parapetto in ferro del ponte e travolgendo in pieno Renato Fontanella. Il 70enne, dopo essersi accorto di quello che stava accadendo, stando a quanto riferito dai due boscaioli, ha gridato, tentando di evitare la pianta. Boscaioli che, resisi conto dell’accaduto, hanno subito raggiunto l’uomo e, una volta accertata la gravità della situazione, informato il 118, che ha inviato sul posto l’eliambulanza del Suem, mentre venivano allertati anche i vigili del fuoco di Belluno e i pompieri volontari di Zoldo Alto.
Inutile, purtroppo, ogni tentativo di rianimare il 70enne, troppo gravi lesioni riportate con il medico dell’equipaggio dell’elicottero del Suem che non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’ex gelatiere.
Sul posto anche i carabinieri di Forno di Zoldo, che hanno interdetto l’area procedendo con i rilievi del caso al fine di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.
Sull’accaduto, in attesa di accertare eventuali concorsi di colpa, è stata comunque subito informata la Procura della Repubblica di Belluno che, sulla base della comunicazione notizia di reato da parte dei militari dell’Arma, potrebbe aprire un inchiesta per omicidio colposo.
Nessun accertamento, in ogni caso, sulle autorizzazioni dei due boscaioli, il cui intervento di disboscamento era stato autorizzato da apposita ordinanza comunale, che aveva disposto la chiusura della strada durante il taglio delle piante, con tanto di apposita segnaletica stradale posizionata in loco.
Un divieto, va ricordato, relativo ai soli veicoli e non ai pedoni, anche se i cartelli esposti sottintendono una palese situazione di pericolo per tutti i passanti.
Una volta ottenuto il via libera alla rimozione della salma, i vigili del fuoco volontari di Zoldo Alto hanno potuto procedere al taglio e alla rimozione della grossa sezione di abete schiantatasi sul ponte e mettere in sicurezza l’area.
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