Abitazione a fuoco: due turisti avevano acceso la stufa

Danta. Paura in via Santo Stefano per il violento incendio Una casa distrutta e l’altra inagibile. Vigili giunti in forze

DANTA DI CADORE. Arrivano nella casa delle vacanze in montagna a ridosso del Natale, accendono la stufa ed escono per le compere: quando rientrano trovano la casa avvolta dalle fiamme.

Abitazione inagibile per la coppia veneziana, con danni per almeno un centinaio di migliaia di euro. Ma anche l’appartamento del vicino trevigiano non se la passa meglio: inagibile anche questo finché un elettricista garantirà che l’impianto elettrico è sicuro.

Brutta giornata per due turisti veneziani che giusto ieri erano arrivati a Danta per le vacanze, nella loro seconda casa. Come si fa di solito hanno acceso il riscaldamento, in questo caso una stufa. I due poi sarebbero usciti e al rientro avrebbero notato del fumo denso uscire dall’abitazione che è parte di una bifamiliare situata in via Santo Stefano.

Forse proprio la stufa o il surriscaldamento della canna fumaria sono all’origine dell’innesco.

È stata la coppia a dare l’allarme ai vigili del fuoco, avendo notato quel che stava accadendo. Quando sono state aperte le porte, fuoco e fumo non lasciavano adito a dubbi sul grado di distruzione al quale era arrivato il rogo. Le fiamme con molta probabilità sono partite da una stufa ed hanno coinvolto un solaio, creando danni ingenti e rendendo l’abitazione inagibile. I vigili del fuoco sono arrivati in forze dai distaccamenti di Santo Stefano e di Pieve, ma anche con l’apporto dei volontari di S. Stefano e Dosoledo. Così alla fine il tetto non è stato interessato dal fuoco se non per una travatura intaccata, ma due stanze sono state distrutte completamente.

Quando i due veneziani sono tornati a casa avevano visto che il fumo usciva già abbondantemente dalle finestre. Aperta la porta, le fiamme uscivano alte e c’era abbondante fumo: i vigili del fuoco sono riusciti ad aprire le finestre per liberare gli ambienti e operare.

Almeno un centinaio di migliaia di euro i danni del solo appartamento, ma anche al piano sottostante si sono verificati danni per l’acqua usata, tanto che è momentaneamente inagibile: bisognerà verificare il funzionamento dell’impianto elettrico, che tra fuoco indiretto e la stessa quantità di acqua usata per lo spegnimento dell’incendio al piano superiore, potrebbe essere stato compromesso.

«Si tratta di una palazzina vicino alla azienda Metrica di Danta», spiega il sindaco Ivano Mattea. Ieri Mattea era impegnato nel suo giro prenatalizio: faceva il “Babbo Natale” e stava girando il paese con un furgoncino per portare a domicilio i regali ai suoi anziani, quando ha dovuto “deviare” sul percorso perché lo avevano avvertito dell’incendio in via S. Stefano (giro poi ripreso). «Strano», racconta, «sono usciti gli operai a mezzogiorno e non c’era nulla, i proprietari hanno aperto un quarto d’ora dopo e hanno trovato il fuoco. Si pensa a una stufa o alla canna fumaria. Per fortuna non è dilagato». I vigili sono riusciti a non far coinvolgere altre strutture. Sul posto anche il vigile urbano di Danta che ha seguito gli accertamenti. Ora si contano i danni.


 

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