Abusi sessuali su minore la madre contro la figlia «Dice solo delle bugie»
FELTRINo. La mamma smentisce la figlia. Non c’è stata alcuna violenza sessuale, quando la ragazza aveva meno di sei anni, da parte di un parente alla lontana e di un amico di famiglia. Nessuna confidenza da parte sua sui presunti abusi sofferti: «Ha detto solo delle bugie. Lo zio non le ha fatto niente di male. Non l’ho mai visto nella stanza delle bambine, lo giuro».
Eppure Mustapha Maatouf e Mailoudi Nazih sono imputati di violenza sessuale su minore e la ragazza, che nel frattempo è diventata maggiorenne, si è costituita parte civile con l’avvocato Monica Casagrande, per partecipare al processo e avere un risarcimento.
Era stata sentita a porte chiuse nell’udienza precedente su quanto avrebbe dovuto subire, tra il 2005 e il 2006 e tra il 2009 e il 2010.
Dopo la morte del padre, lei e la sorella erano state tolte alla madre per un provvedimento del giudice e affidata ai Servizi sociali prima e alla zia materna poi. Si è parlato di problemi di alcolismo, che la donna ha smentito seccamente: «Una birra o un bicchiere di vino in occasione delle feste, non di più. Non sono mai stata un’alcolizzata, se è questo che volete sapere, anche questo lo giuro». I rapporti tra madre e figlia sono ancora tesi, perché la giovane donna ha un compagno per niente gradito.
Nel 2006, Nazih, uno dei marocchini che frequentava casa sua , le avrebbe messo le mani addosso, ma ieri la testimone ha escluso che «si sia mai fermato a dormire da noi». Tre o quattro anni dopo, Matoouf l’avrebbe portata in camera e toccata nelle parti intime, ma lei si sarebbe ribellata, scappando via. «Impossibile anche questo», sempre secondo la genitrice.
Nell’udienza di ieri mattina, si è discusso anche su come sia strutturata la casa di famiglia - si tratta di appartamenti - ma soprattutto avrebbe dovuto testimoniare la zia della ragazza, che non si è presentata in tribunale, allegando un certificato medico. Il pubblico ministero Marcon avrebbe rinunciato alla sua audizione, ma il collegio formato dai giudici Coniglio, Feletto e Cittolin ha bisogno di sentirla, in maniera da chiarire meglio alcuni aspetti della situazione, trattandosi anche di un reato molto grave. È stata fissata l’udienza del 9 ottobre, anche per ascoltare due testimoni della difesa. —
G.S.
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