Abuso d’ufficio, un rinvio a giudizio

CORTINA. Abuso d’ufficio: rinviata a giudizio la responsabile dell’ufficio personale del Comune di Cortina, Lorena Bettello.
L’accusa è quella di aver escluso da una graduatoria la responsabile dell’area contabile del Comune di San Vito di Cadore, Alessandra Cappellaro. L’imputata è difesa dall’avvocato Paolo Zaglio, mentre la parte offesa è arrivata nell’aula delle udienze preliminari con il legale di parte civile Stefano Zallot.
Il pubblico ministero Roberta Gallego aveva già chiesto, a suo tempo, l’archiviazione dell’inchiesta aperta nei confronti della dipendente comunale ampezzana e nell’appuntamento di ieri mattina puntava al non doversi procedere nei confronti della Bettello, che quel posto se l’è aggiudicato. Al proscioglimento, insomma.
Ma evidentemente il giudice per le udienze preliminari Vincenzo Sgubbi la pensava in maniera completamente diversa, tanto è vero che ha deciso per il rinvio a giudizio e fissato la data della prima udienza per dopo l’estate: la data precisa è il 30 settembre.
Inevitabilmente in disaccordo i due legali. Il difensore Zaglio sostiene che quello che si chiama titolo di progressione in carriera e presuppone un trattamento economico migliore l’avrebbe, comunque, conquistato la sua assistita. Peraltro tutto sarebbe nato non da un provvedimento di Bettello, bensì da una determina dell’allora segretario comunale Agostino Battaglia. Determina che indicava i due soggetti, che avrebbero potuto ottenere quella progressione: le due parti in causa, entrambe con un paio di anni di servizio.
La parte civile Zallot ribatte che Cappellaro era in comando a San Vito di Cadore come responsabile dell'area economica e vice segretario comunale. Quando vengono compilate le graduatorie per questo scatto, lei viene inspiegabilmente esclusa, pur avendo tutti i requisiti sociali. Non solo: è Bettello ad avere la meglio.
Sarà il processo, che comincerà alla fine settembre, a stabilire con la massima precisione possibile quello che è successo, a proposito di questo posto in palio.
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