Abuso prescritto, niente processo

Accusa e difesa già pronte a battagliare, ma il giudice stoppa tutti

CORTINA. L’abuso edilizio è prescritto. Sentenza di non doversi procedere nei confronti di Aldo Ghedina, Enrico Pompanin, Fabio Pizzolotto, Nicola Paini e Italo Scuderi per dei lavori a un’abitazione nella frazione ampezzana di Cadin di Sopra. E niente da reclamare per le parti civili: Comune di Cortina d’Ampezzo, ministero dell’Ambiente, Regione Veneto e Provincia di Belluno. I fatti sono stati accertati il 27 aprile di quattro anni fa e il decreto di citazione a giudizio è datato 15 luglio di quest’anno. È una contravvenzione, non un delitto; ed è bastato questo periodo di tempo, per estinguere il reato.

Nella lunga lista di udienze filtro di ieri mattina, il giudice Scolozzi se n’è accorta immediatamente e ha convocato al proprio banco i difensori Barzon, Conte, Righes, Coletti e Paniz. Certificato che l’udienza era ormai fuori tempo massimo, il pubblico ministero Pesco non ha potuto fare altro che chiedere una sentenza di non doversi procedere. Il processo non comincia nemmeno e i più soddisfatti non potevano che essere i due imputati presenti Ghedina e Pompanin. Automatico il pronunciamento del giudice, che ha chiuso il fascicolo relativo ai cinque ed è passata ad altro di più fresco.

Erano stati chiamati a processo, tanto per cominciare, il proprietario dello stabile e committente dell’intervento; il direttore dei lavori e il legale rappresentante dell’impresa di costruzioni che li aveva eseguiti. Per semplificare, si trattava di un certo numero di finestre, un muro e delle griglie antisfondamento, che sarebbero stati effettuati senza tenere conto del vincolo paesaggistico di Cortina e con l’aumento dei volumi, rispetto alla denuncia d’inizio attività.

C’era stato il classico sopralluogo da parte dell’autorità competente, che aveva trasmesso gli atti alla procura della Repubblica. I tempi si sono dilatati a tal punto che si è arrivati ai quattro anni necessari alla prescrizione, malgrado parti offese come Comune, Provincia, Regione e ministero dell’Ambiente.

Gigi Sosso

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