Acc, Castro è il commissario straordinario. Sindacati e rsu contenti: «Ora avanti tutta»
BORGO VALBELLUNA
Sarà Maurizio Castro a traghettare lo stabilimento dell’Acc di Mel verso il suo rilancio, verso una nuova vita, che tutti si augurano sia più fortunata di quella vissuta finora. Così ha deciso il ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli, che ha nominato ieri il manager trevigiano per questo compito impegnativo. La missione di Castro, infatti, non sarà facile: da un lato dovrà fare i conti con l’epidemia da Coronavirus che sta minando l’economia mondiale, dall’altro dovrà sfidare la concorrenza austriaca, che si è riaffacciata prepotentemente in questi ultimi giorni.
Ma se il compito non è facile, la fiducia che sindacati, territorio e Regione ripongono su Castro è alta. Proprio per questo la notizia della sua nomina, annunciata da una nota del ministro bellunese per i Rapporti col Parlamento, Federico D’Incà, lascia tutti contenti. Una soddisfazione che non esclude la presa di coscienza che questa volta risalire la china sarà più difficile, rispetto a sette anni fa.
«Siamo sorpresi e contenti di questa nomina», commenta Nadia De Bastiani, rsu di Acc. «La strada verso la salvezza è complicata, speriamo di farcela insieme».
Il primo pensiero di Michele Ferraro della Uilm va al ministro D’Incà. «Questi due mesi di silenzio del ministro mi avevano preoccupato. Ora devo ricredermi e riconoscere ancora una volta che è una persona di parola e attaccata al territorio: dobbiamo avere la massima fiducia in lui. Per quanto ha fatto voglio ringraziarlo». E poi, parlando della nomina di Castro, commenta: «Questa è la notizia che noi tutti speravamo arrivasse da settembre. Adesso iniziamo un lavoro impegnativo: speriamo che i volumi possano aumentare, così da realizzare quei progetti che erano stati fatti nei mesi scorsi per il rilancio di Mel». Soddisfatto anche Mauro Zuglian, della Fim Cisl. «Ringrazio anche la commissaria giudiziale Di Pasquale, che ha traghettato la fabbrica verso il riconoscimento dell’insolvenza».
Ma il rilancio di Acc non sarà semplice visto che, proprio dai dati resi noti ieri dalla stessa Di Pasquale emerge una riduzione dei volumi a causa del Covid.
«Ci ha detto che le previsioni di due milioni di pezzi per il 2020 fatte a dicembre, mancando un mese di produzione per l’epidemia, devono essere riviste al ribasso. Attualmente, infatti, siamo indietro sulla tabella di marcia e per questo sarà richiesto dello straordinario ai dipendenti per mettersi in pari», riporta Zuglian.
Il decremento dei volumi potrebbe mettere in forse le ventilate assunzioni. «Ora bisogna correre ma noi staremo dietro a Castro. Aspettiamo anche che il governo si impegni finanziariamente per lo sviluppo del compressore a velocità variabile».
«Come già espresso, si tratta della persona giusta al posto giusto», commenta l’assessore regionale Elena Donazzan, «in considerazione del percorso di gestione della crisi effettuato in questi mesi e viste la profonda conoscenza da parte del manager della storia dell’ex Zanussi di Mel e la sua esperienza in campo. Come Regione continueremo a seguire da vicino la vicenda, in stretto raccordo con tutte le parti sociali e istituzionali».
Tira un sospiro di sollievo anche il sindaco Stefano Cesa, che per chiedere la nomina di Castro a commissario aveva scritto una lettera alquanto dura al capo del Mise. «Finalmente uno spiraglio di luce in questo Comune, dopo lunghi mesi di buio», dice Cesa. «I miei ringraziamenti vanno al ministro Patuanelli per aver ascoltato il territorio», al collega D’Incà e all’assessore Donazzan per la straordinaria opera di mediazione politica; alla commissaria giudiziale Di Pasquale per aver condotto nei tempi stabiliti il suo incarico e l’azienda in queste settimane molto delicate. Un grazie va anche ai sindacati per il grande impegno dimostrato e un pensiero speciale a tutti i lavoratori e alle loro famiglie per la pazienza dimostrata in questi mesi. Un grande augurio a tutti loro e specialmente al commissario Castro, perché questo rappresenti un nuovo inizio per l’Acc, un tempo simbolo di crescita economica della Valbelluna». —
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