Acc, chiesta al ministero la proroga della Cigs
MEL. Non è ancora finita la vicenda legata alla vecchia Acc di Mel.
I lavoratori della Wanbao Acc Italia sono tornati al lavoro e si preparano a incontrare l’amministratore delegato Wu Benming per riprendere la discussione sulla proposta di attuare una cassa integrazione ordinaria a ore invece che a giorni, che porterebbe a tenere aperto lo stabilimento cinque giorni su sette (invece dei 3-4 attuali), ma per sei ore invece che per otto. Nel frattempo, le vicende legate alla vecchia proprietà non si sono ancora esaurite.
Il commissario straordinario Maurizio Castro, ha inoltrato nelle settimane scorse al ministero del Lavoro un quesito per accertare se la cassa straordinaria di cui sta usufruendo la vecchia Acc si esaurirà a febbraio - come sembrerebbe emergere dal nuovo quadro normativo degli ammortizzatori sociali disegnato dal Jobs Act - o possa essere prorogata un’ultima volta fino ad agosto.
In quest’ultimo caso, dopo l’accordo sindacale siglato il 18 dicembre per la mobilità volontaria di 41 dipendenti, sarebbero interessati solo otto addetti dei 624 iniziali (per tutti gli altri, infatti, la questione è già risolta tra assunzione in Wanbao, dimissioni e mobilità volontaria).
Intanto procedono, anche se a rilento, tutte le cause intentate dall’amministrazione straordinaria dell’Acc. Mentre a Milano è aperta l’azione civile intentata dal commissario Castro contro gli ex amministratori Ramella, Pecorella e Così per mala gestione (sono stati chiesti 46.384.066 euro di danni), a Trieste va avanti l’azione civile contro Secop per concorrenza sleale. Anche al tribunale di Pordenone è aperta la causa civile contro Alix Partners e tutti i fornitori che «hanno praticato condizioni anomale nell’imminenza dell’insolvenza della fabbrica». L’ammontare dei danni richiesti di tutte queste cause va dai 90 ai 100 milioni di euro.
Paola Dall’Anese
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