Acc, crescono i volumi a marzo

Mel. Venduti quasi 200 mila compressori (+44% rispetto al 2013) e aumenta il budget a disposizione
Di Paola Dall’anese
L'Acc di Mel La fabbrica della Acc a Mel L'azienda ha annunciato possibili tagli anche sullo stabilimento zumellese
L'Acc di Mel La fabbrica della Acc a Mel L'azienda ha annunciato possibili tagli anche sullo stabilimento zumellese

MEL. Quasi 200 mila compressori venduti nel mese di marzo (195.898 per la precisione, con un incremento del 44% rispetto al marzo 2013 e del 50,3% rispetto a giugno, ultima gestione prima dell’attivo di Castro) e un aumento del budget 2014 del 18,7% rispetto al programma. Dati positivi quelli presentati dal commissario straordinario per lo stabilimento dell’Acc di Mel: «La produzione ha assecondato bene le vendite del mese», precisa Maurizio Castro. «A marzo, le linee di Mel hanno generato 186.416 compressori, con un miglioramento del 36,7% sul marzo 2013 e del 49,5% sul giugno 2013. Le ore lavorate nei reparti produttivi sono state 38.975, con un aumento del 46,1% sul corrispondente mese dell'anno scorso e del 46,6% sull'ultimo mese della vecchia gestione».

«I risultati raggiunti nel mese di marzo, pur ancora affaticato dalla crisi di liquidità che ne ha lambito l'avvio, confermano appunto la svolta dello stabilimento di Mel verso la ricostruzione del suo ruolo da protagonista europeo nel campo dei compressori per frigoriferi», dice il commissario, che poi fa il punto sulle risorse: «Il 6 marzo è stato erogato dagli istituti di credito il finanziamento di 9,8 milioni di euro necessario ad Acc Compressors per sostenere adeguatamente la piena ripresa produttiva, finalizzata a conseguire l'obiettivo dei 3,6 milioni di compressori venduti e del risanamento industriale della società. In nove mesi», continua, «lo sforzo corale degli operai, dei tecnici, degli impiegati e dei dirigenti dello stabilimento di Mel, supportato dall’impegno di tutte le istituzioni territoriali e dell'intera comunità bellunese, ha determinato ciò che molti ritenevano impossibile: la dimostrazione che Mel è un sito industriale ancora vivo e in grado di esprimere performance competitive adeguate alle sfide del mercato».

Intanto procedono anche le operazioni di vendita dello stabilimento: «Questa settimana e la prossima si susseguiranno a Mel e a Pordenone le visite delle delegazioni degli operatori internazionali che partecipano alla procedura d'asta degli asset industriali di Acc e che sono impegnati nella due “diligence” in vista della decisiva scadenza del 17 aprile. In questa data, infatti, i cosiddetti “Bidders”, e cioè i partecipanti all'asta, dovranno presentare le loro offerte vincolanti d'acquisto per le attività industriali, intese come impianti e addetti di Acc. Il Governo, assieme al Commissario straordinario, valuterà le offerte, eventualmente procedendo a una fase di rilancio in caso di cifre contigue, sulla base di tre criteri: la qualità e l'affidabilità del business plan presentato dagli offerenti, specie in termini di investimenti; la dimensione dei volumi produttivi allocati a Mel; la conseguente dimensione dell'occupazione mantenuta in Italia. Gli impegni assunti dovranno valere per un minimo di due anni». Una volta aggiudicata la gara, si apriranno le fasi della consultazione dei sindacati da parte dell'aggiudicatario e dell'approvazione dell'acquisto da parte della Commissione Europea. Se tutto procederà senza intoppi, alla fine di quest'estate si dovrebbe così realizzare l'ingresso del nuovo proprietario nella gestione dell'azienda.

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