Acc da ieri è definitivamente dei cinesi
MEL. L’Acc di Mel è definitivamente di proprietà dei cinesi del gruppo Wanbao. Ieri a Milano, Acc Compressors s.p.a., tramite il suo commissario straordinario Maurizio Castro, assistito dallo studio legale Crowe Horwath, e Wanbao Acc Italia s.r.l., nella persona dell’amministratore unico Wu Beming, assistito dallo studio legale Chiomenti, hanno sottoscritto il contratto definitivo per la cessione del complesso aziendale di Acc alla newCo italiana del Gruppo cinese Wanbao, controllato dalla municipalità di Guangzhou (Canton).
Wanbao Acc. La cessione è immediatamente operativa, dunque la gestione dello stabilimento di Mel e degli uffici di Pordenone sono già nelle mani del management cinese: per effetto di ciò, ieri c’è stata la chiamata in servizio per domani dei primi 300 lavoratori sui 455 totali, che saranno riassorbiti entro un anno da ieri. Il Gruppo Wanbao ha versato nelle casse di Acc i 9,3 milioni di euro della seconda tranche del prezzo pattuito di 13,3 milioni complessivi. In questo modo, Castro ha potuto disporre l'immediato utilizzo della somma per il pagamento ai lavoratori degli arretrati retributivi, maturati dal dicembre dell'anno scorso. «Il mio programma come commissario straordinario per il salvataggio di Mel attraverso la sua cessione a un produttore di rango internazionale», dichiara Castro, «è stato rispettato entro un anno dalla sua approvazione da parte del ministero per lo Sviluppo economico, nel febbraio scorso».
La vecchia Acc. Il Gruppo Acc era stato dichiarato insolvente nel giugno del 2013 e quindi ammesso alle procedure della Legge Prodi per le grandi aziende in crisi: il “"buco” generato dalla gestione precedente, detenuta da un pool di fondi speculativi, era superiore ai 200 milioni di euro. Nell'agosto di quest'anno, è stata stipulata un'intesa sindacale che realizza una riduzione del costo del lavoro del 16% per rilanciare la capacità competitiva dello stabilimento di Mel, chiamato, nel 2015, a realizzare una produzione di almeno 2,7 milioni di compressori per frigoriferi, destinati ai maggiori gruppi europei del settore (nel 2014, Mel ha servito Electrolux, Whirlpool, Indesit, Vestel, Liebherr, Ugur, Gorenje, ecc.).
«L'ingresso di Wanbao, terzo produttore mondiale di compressori dopo la brasiliana Embraco e la cinese Jiaxipera, consolida le prospettive industriali e occupazionali di Mel e risolve definitivamente la terribile crisi che aveva travolto il gruppo Ac nel 2012», aggiunge il commissario, che precisa: «Il salvataggio del versante italiano di Acc è una vicenda emblematica e chiama a una seria riflessione “sistemica” di politica industriale i molti soggetti che si sono impegnati per impedire la dispersione di uno storico patrimonio della grande tradizione elettromeccanica nazionale: intorno al ruolo dei fondi di investimento a trazione finanziaria e vocazione speculativa nella governance delle aziende manifatturiere; intorno alla gestione delle crisi industriali attraverso la concreta finalizzazione delle procedure concorsuali alla continuità aziendale; intorno al contributo offerto da relazioni industriali comunitarie al contenimento strutturale dei fattori di costo che inibiscono la competitività degli insediamenti italiani; intorno alla necessità di rilanciare settori come l'elettrodomestico e la sua filiera produttiva integrata per garantire solidità e affidabilità ai progetti di ripresa dell'economia nazionale».
Recupero crediti. La procedura di amministrazione straordinaria prosegue ora per recuperare le risorse indispensabili per venire incontro alle istanze dei creditori colpiti dall'insolvenza della “vecchia” Acc; in questa direzione, il commissario conferma le azioni giudiziarie in corso per vedere accertate le responsabilità dei precedenti amministratori, per vedere risarciti i danni cagionati dalla concorrenza sleale di altri produttori europei e per veder revocate le operazioni distorsive realizzate nella fase terminale della gestione pre-concorsuale.
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