Acc, dopo nove ore c’è una bozza di accordo sindacale

Lu-Ve conferma le 150 assunzioni in due anni, ma apre al riconoscimento degli scatti di anzianità nel passaggio alla nuova proprietà. Si lavora per arrivare alla firma dell’intesa il 9 marzo al Mise

BORGO VALBELLUNA. Dopo nove ore di confronto, si è chiuso intorno alle 18,30 di oggi, venerdì 4 marzo il tavolo regionale di confronto tra i sindacati di categoria, le rsu e il gruppo Lu-Ve che si appresta all’acquisto dello stabilimento dell’Acc di Mel. I punti in linea generale sono stati fissati, resta qualcosa da limare secondo quanto affermano i sindacati, ma per mercoledì 9 marzo al vertice al ministero dello Sviluppo economico si potrebbe firmare l’accordo sindacale che porterà poi alla vendita di Acc.

Sui 150 lavoratori di Acc che passeranno al gruppo Lu-Ve/Sest nel giro di due anni gli acquirenti sono stati fermi: questo è il numero che serve, anche se si sono riservati, qualora ci fosse esigenza per il mercato di aumentare il numero degli addetti, di andare a verificare le disponibilità di competenze nel bacino dei 250 dipendenti complessivi di Acc. Se tra i 150, i cui nomi e qualifiche saranno individuati entro la fine di marzo, ci dovessero essere delle defezioni, le famiglie Liberali-Faggioli si riservano di andare a trovare le figure mancanti tra quelli rimasti.

Sul fronte invece degli istituti contrattuali, Lu-Ve ha deciso di mantenere l’anzianità di servizio ai lavoratori che passeranno al nuovo gruppo e di riconoscere per quei dipendenti assunti prima del 2015 di mantenere le prerogative contenute nel Job Act relativamente all’articolo 18 sul licenziamento.

Tra maggio e giugno gli acquirenti potranno già iniziare a fare il trasferimento delle linee da Sest allo stabilimento di Mel, fermo restando che nei due anni le linee diventeranno otto.

L’attività di magazzino e di logistica potrebbe partire anche prima dell’avvio della produzione a Mel, produzione che è legata ai tempi di sistemazione dell’immobile e alla consegna dei permessi e delle pratiche burocratiche.

Lu-Ve inoltre ha ribadito che la gestione degli esuberi dovrà essere in capo agli enti preposti come il ministero del Lavoro e anche la Regione.

«E’ stato un confronto franco, e credo che siamo sulla buona strada per giungere ad un accordo definitivo entro la settimana prossima», commenta l’ad di Lu-Ve, Michele Faggioli.

Dal canto loro i sindacati di categoria si dicono soddisfatti della discussione che c’è stata al tavolo anche se «ci sono ancora dei punti da verificare nei prossimi giorni», dice Stefano Bona della Fiom.

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