Acc, l’azienda paga i salari di ottobre

MEL. Gli stipendi di ottobre saranno pagati entro il 17 dicembre prossimo. Ed entro il 10 gennaio l’azienda si è impegnata a pagare tutte le spettanze ai lavoratori. Questa la rassicurazione che è...

MEL. Gli stipendi di ottobre saranno pagati entro il 17 dicembre prossimo. Ed entro il 10 gennaio l’azienda si è impegnata a pagare tutte le spettanze ai lavoratori.

Questa la rassicurazione che è arrivata ieri pomeriggio ai lavoratori dell’Acc di Mel da parte dei vertici aziendali nel corso di un incontro programmato. Malgrado non si sappia ancora nulla della decisione dei consiglio di amministrazione delle banche che costituiscono il pool di rilancio dello stabilimento, e mentre si rincorrono le voci di una firma sull’accordo da parte degli istituti di credito e il Ministero tra domani e dopodomani a Milano, a Mel si procede per piccoli passi verso l’uscita da questo tunnel sempre più precario e scuro.

Dopo il salario di settembre (pagato con i soldi anticipati da Veneto Sviluppo) ieri l’azienda ha fatto sapere che un altro mese potrà essere versato. Si tratta di quello di ottobre, appunto, e il salario è quello corrispondente alle ore effettivamente lavorate; in media si aggira sui 700 euro a testa (anche se sono molti i dipendenti che non hanno fatto neanche un’ora in questo mese di riferimento).

«Questo significa che i 3,1 milioni di euro che ci erano stati promessi dalle banche ancora non ci sono», dice Giorgio Bottegal della rsu Fiom Cgil che aggiunge: «Intanto mercoledì prossimo ci troveremo nuovamente per sapere se ci sono sviluppi di questa vicenda».

Lo stato d’animo, quindi, tra i lavoratori resta ancora di delusione. «Si inizia a recuperare il ritardo dei pagamenti, ma è ancora insufficiente», dice Bruno Deola, segretario della Fim Cisl a cui fa eco Paolo Da Lan della Uilm: «Mancano all’appello il 25% di luglio, il 75% del mese di agosto, tutto novembre e anche dicembre con tredicesima. Nel frattempo, con l’avvio della cassa straordinaria chi ha richiesto l’anticipo alle banche sta ottenendo le sue indennità». La speranza di tutti è che «entro Natale possano arrivare altre risorse disponibili per gli ulteriori pagamenti, altrimenti iniziamo seriamente a preoccuparci», prosegue Deola che aggiunge come «oggi abbiamo aperto anche la procedura di mobilità per i volontari che sceglieranno l’uscita anticipata dal lavoro. E se all’inizio si erano presentati una sessantina di dipendenti, ora con l’incertezza sulle garanzie di ottenere la pensione, molti di questi saranno costretti a fare marcia indietro». (p.d.a.)

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