Acc, l’Inps ha fatto partire i pagamenti
MEL. Schiarita alla Wanbao-Acc. L’Inps di Belluno ha pagato l’integrazione salariale della cassa straordinaria del mese di novembre, entro una settimana dovrebbe farlo anche per dicembre. In marzo arriveranno i soldi di gennaio.
Soddisfatti i sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil. La scorsa settimana avevano minacciato un sit in davanti alla sede dell’Istituto di previdenza, a Belluno, se la direzione provinciale non avesse sbloccato l’impasse. «Ci trovavamo in presenza di un assurdo», commenta Luciano Zaurito, della segreteria Uilm. «I cinesi, in difficoltà, hanno versato regolarmente la loro quota. L’Istituto si previdenza, che in difficoltà non è affatto, perché la maggior parte delle aziende sono rientrate dalla cassa integrazione, si è trovato nell’incapacità di sciogliere alcuni nodi burocratici».
Luca Zuccolotto, segretario della Fiom, aveva ripetutamente sollevato il problema dei lavoratori che si trovano in cassa per buona parte del mese e che, pertanto, non riescono a fronteggiare i bilanci familiari senza l’integrazione dell’Inps; alcuni di loro dovevano accontentarsi, lavorando poche ore, di qualche centinaio di euro. «L’Inps», fa sapere il dirigente della Fiom, «ci ha rassicurato che di questi problemi non se ne verificheranno più in futuro».
I conti che non tornavano per qualche operaio tenevano bloccato il pagamento di tutti i suoi compagni: ecco l’origine del ritardo. «D’ora in avanti», spiega Zuccolotto, «si procederà in modo autonomo per ciascun dipendente».
Il sindacato, intanto, è alle prese con la preparazione del delicato confronto in agenda il 5 marzo. «Wanbao ha la necessità di chiudere 130 posti di lavoro, non più i 170 annunciati in un primo momento. Speriamo», sottolinea Bruno Deola, della Fim Cisl, «che la quota possa ulteriormente assottigliarsi».
Sarà difficile, secondo Deola, arrivare al part time di 260 lavoratori come possibile soluzione alternativa. «Bisogna che studiamo un mix di interventi fra il part time e le dimissioni incentivate».
Comunque, un passo alla volta, si afferma in casa sindacale. L’importante è aver portato a casa i pagamenti Inps che stavano creando un autentico disagio nella maggior parte delle famiglie degli addetti Wambao. Sull’Istituto di previdenza era intervenuta la stessa azienda, sollecitando la direzione a trovare anche soluzioni temporanee per sbloccare l’impasse burocratico.
Nella media dei casi, gli operai si erano visti bloccati per tre mesi fra i 600 e gli 800 euro d’integrazione mensile. Cifre importanti dunque. Che per le tute blu chiamate a lavorare solo una settimana al mese o poco più eiventavano addirittura drammatiche nella loro dimensione.
Francesco Dal Mas
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