Acc, Maurizio Castro è il neo commissario straordinario

La nomina del ministro Zanonato. Cauta soddisfazione dei sindacati: «Conosce la realtà, ma la crisi è pesante»
Di Paola Dall’anese

MEL. È l’ex senatore del Pdl, Maurizio Castro il commissario straordinario dell’Acc di Mel. L’indicazione del ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato è arrivata ieri ed è stata ratificata dal tribunale di Pordenone. Castro avrà 30 giorni di tempo per prendere visione della situazione e avviare i primi provvedimenti per il rilancio.

A due settimane di distanza dal deposito della richiesta della Prodi bis, cioè dell’amministrazione straordinaria, il Mise ha provveduto a dare il nome della persona a cui è affidato il futuro dello stabilimento zumellese e degli oltre 600 dipendenti che vi lavorano. Il nome dell’ex manager delle risorse umane europee dell’Electrolux e dell’ex senatore Pdl da tempo circolava nell’ambito ministeriale proprio per la sua competenza in materia. E per questo salutano con un certo grado di soddisfazione il suo nuovo incarico anche ai sindacati.

«Per noi è una buona scelta, attendiamo di dire che è ottima in base alle azioni che farà», commenta Paolo Da Lan, segretario della Uilm di Belluno. «Sicuramente è una persona che conosce il settore della refrigerazione e degli elettrodomestici, che ha le competenze che servono e che chiedevamo. Come sindacalisti lo conosciamo bene e lui conosce noi, visto che fino al 2002 è stato direttore delle risorse umane europee dell’Electrolux di cui l’Acc faceva parte. Con lui a palazzo Piloni assieme al presidente De Bona avevamo firmato l’accordo per il rilancio del compressore Sigma dando il primo input per la ricerca e l’innovazione tramite la collaborazione con l’Università di Padova. Credo che Castro sia la persona più utile alla nostra condizione, anche se la sfida che lo aspetta è molto dura: ma se l’ex senatore l’ha accettata vuol dire che ha le carte in regola perché vada a buon fine».

Se la fiducia dei sindacati, che chiedono al più presto un incontro col neo commissario per «capire cosa intende fare», è quasi d’obbligo, resta però l’incertezza del momento. «Siamo entrati nella fase 3 per cui o si rilancia lo stabilimento definitivamente, dando il via anche alla realizzazione del polo del freddo, o non ci saranno speranze», conclude Da Lan.

«Castro ha molte delle caratteristiche necessarie per la nostra causa», commenta anche Bruno Deola, segretario della Fim Cisl. «Conosce la situazione, lo stabilimento e conosce anche la parte sindacale sia nei pregi che nei difetti. È una persona che ha le idee chiare e non è facilmente influenzabile. Ci aspettiamo che riesca al più presto a dare stabilità alla fabbrica di Mel, dove i volumi stanno diminuendo, tanto che si lavora 3 giorni a settimana, al mercato e che trovi le risorse per avviare gli investimenti necessari per aggredire quelle fasce di mercato oggi escluse».

Accoglienza positiva anche da parte della Rsu, che si augura che «parta un percorso positivo rispetto al passato. Da quando Castro era all’Electrolux le condizioni economiche sono cambiate: allora tutto andava bene, ora invece si parte dal fondo e bisogna risalire anche se Castro è una persona preparata ed esperta», dice Nicola Garlet della Uilm.

«Avere un commissario che conosce la situazione non è l’unico elemento per risolvere positivamente la vicenda, perché il mondo dell’elettrodomestico è in forte crisi, per cui è importante capire cosa intende fare anche il Mise per rilanciare il comparto, anche se avere Castro come commissario ci dà una preoccupazione in meno. Speriamo porti fiducia tra i clienti perché reinvestano su Mel», conclude Luca Zuccolotto, segretario della Fiom Cgil.

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