Acc: ore cruciali al tavolo del Mise con la Wanbao
MEL. Ore cruciali e decisive per l’Acc di Mel. I sindacati nazionali e di categoria di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, Regioni interessate, rappresentanti del Ministero e il commissario straordinario Maurizio Castro martedì erano a Roma, al tavolo aperto al Mise.
Davanti a loro, per il primo incontro faccia a faccia, i cinesi della Wanbao, la multinazionale che ha rilevato l’Acc di Mel. La trattativa è andata avanti fino a tarda sera, come confermano i rappresentati dei sindacati provinciali e le rsu dello stabilimento della Sinistra Piave. Luca Zuccolotto, segretario della Fiom Cgil di Belluno, per ora preferisce non parlare. «La trattativa è molto delicata e non ci sbilanciamo finché la situazione non avrà acquisito contorni più chiari», sottolinea. «Possiamo solo dire che la trattativa va avanti». Sulla stessa linea pure Giorgio Bottegal, rsu Fiom, anche lui presente martedì a Roma. «Faremo di tutto, nel massimo delle nostre possibilità», tiene a evidenziare. «Continuiamo con la trattativa, precisando che non c’è nessuna rottura. Semplicemente, prima di dire qualsiasi cosa vogliamo aspettare, per evitare di fare dichiarazioni che poi rischierebbero di dover essere smentite. Del resto, stiamo parlando non di numeri, ma di persone e di famiglie. Bisogna procedere con cautela, non illudendo o disilludendo nessuno».
Intanto, proprio martedì in tarda serata rsu e sindacati hanno steso un comunicato che è stato affisso in bacheca nello stabilimento di Mel. Un comunicato in cui spiegano ai lavoratori la situazione attuale. «I lavoratori Acc sono informati su tutti i passaggi che stiamo portando avanti. Abbiamo precisato che vogliamo aspettare che la situazione si definisca prima di fare grandi dichiarazioni e che verranno aggiornati in tempo reale sul procedere della trattativa». Anche perché il tavolo al Ministero dello Sviluppo economico continua anche oggi, con una vera e propria “full immersion” a partire dalle 9. E nella giornata di domani dovrebbe arrivare (il condizionale è d’obbligo, come tengono a evidenziare sindacati e rsu) il massimo esponente della Wanbao. Le richieste della multinazionale cinese che più preoccupano le parti sociali sono quelle di abbassare il costo del lavoro del dieci per cento e il taglio di circa 145 operai dell’Acc, sui 600 tuttora esistenti. (m.r.)
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