Acc, si assumeranno 40 ingegneri
MEL. «L’accordo che siamo riusciti ad ottenere con Wanbao è migliorativo rispetto alle proposte iniziali, anche se è doloroso il taglio dei 142 posti. Ma sono convinto che il gruppo cinese abbia una vocazione industriale che lascia quindi ben sperare per il futuro dello stabilimento, anche per quanto riguarda gli investimenti sul polo di ricerca e sviluppo del freddo. Polo che possa coinvolgere non soltanto la provincia di Belluno, ma anche il Veneto e lo stesso Trentino. Per questo nell’accordo si parla di assumere una quarantina di ingegneri proprio a questo scopo».
Il segretario della Fiom Cgil, Luca Zuccolotto commenta dopo settimane di silenzi l’accordo sindacale siglato lunedì scorso a Roma per l’Acc di Mel dove a novembre arriverà il gruppo Wanbao. «Come Fiom sono tranquillo perché a me non interessa la nazionalità di chi ci compra, ma il fatto che chi verrà vuole fare impresa ed è rimasto colpito dalla capacità lavorativa dei nostri operai che producono 500 pezzi all’ora con qualità ed efficienza mai vista».
«Dobbiamo tenere presente», prosegue il sindacalista, «che l’Acc era uno stabilimento fallito e commissariato, e la proposta di acquisto era vincolante: le richieste nel documento ministeriale parlavano di 455 lavoratori da passare in un anno alla Wanbao e un abbattimento del costo del lavoro del 10% e del salario superiore al 20%. Su queste premesse siamo riusciti a fare un ottimo lavoro, contenendo la riduzione dei salari al 16%, il che non significa che si lavora gratis, ma che si sono riviste alcune voci come il premio di risultato e gli scatti di anzianità. Abbiamo fatto un’operazione il più possibile equa tra operai e impiegati».
Ora c’è tutta la partita degli esuberi da gestire e come era stato detto nei giorni scorsi, Fiom, Fim e Uilm stanno cercando di far uscire in modo volontario i 142 dipendenti. «Abbiamo già trovato una novantina di persone che possono andare in pensione con la legge Maroni, a questi si aggiungono altre che non intendono più rientrare al lavoro dopo otto anni di cassa integrazione e infine diverse richieste di part time che ci permetteranno di raggiungere la quota richiesta di esuberi».
L’accordo, inoltre, prevede «una penale a carico di Wanbao in caso di licenziamento prima dei due anni dal suo subentro: la penale messa dal ministero a tutela dei posti di lavoro, ammonta a due milioni di euro a cui se ne aggiungono 40 mila per ogni dipendente lasciato a casa. Ma se il dipendente che passerà alla nuova proprietà si dimetterà spontaneamente in questo periodo, Wanbao non sarà obbligata ad assumere altro personale per mantenere la quota dei 455 fissata all’inizio, anzi questa quota calerà», spiega Zuccolotto.
Sul terreno resta ancora la questione dei salari in questi mesi, in attesa del passaggio definitivo a Wanbao: «La liquidità dell’Acc è poca e i lavoratori stanno facendo sacrifici anche se c’è la cassa straordinaria». Intanto l’azienda chiuderà dall’11 al 16 agosto, poi l’attività riprenderà prima con un solo turno al mattino, per passare lentamente a due.
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