Acc, venerdì si firmerà il preliminare di vendita
MEL. «La buona notizia dell’acquisto da parte di investitori cinesi dell’Acc di Mel non ci ha distratto dall’attenzione nei confronti di quei lavoratori che non verranno assorbiti dalla nuova proprietà: confermiamo il nostro impegno nei loro confronti e riteniamo l’attivazione di ammortizzatori sociali un atto dovuto». Ad affermarlo è assessore al lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan che tranquillizza gli animi dei lavoratori preoccupati per quanto succederà da qui ai prossimi mesi, sia prima del subentro di Wanbao sia dopo, quando 150 lavoratori dovranno attendere di tornare al lavoro nel corso del 2015 e 142 entreranno in mobilità volontaria. «Torneremo su questo fronte a sollecitare il ministero del Lavoro», ribadisce Donazzan, «avendo già ottenuto la condivisione da parte del ministero dello Sviluppo economico lo scorso 4 agosto, quando ho firmato a nome della Regione del Veneto l’accordo riguardante l’azienda bellunese».
Una rassicurazione che arriva all’indomani dell’appello inviato dai lavoratori ai parlamentari bellunesi affinché si attivino perché nel più breve tempo possibile venga firmata la proroga della cassa straordinaria. «Non vorremo, infatti, che ora che Wanbao deve subentrare, venga meno l’attenzione sulla nostra vicenda, pensando erroneamente che sia ormai risolta», dicono le rsu. «Ma non è così perché gli stipendi sono esigui e siamo rimasti senza cassa».
I dipendenti sono fortemente preoccupati di questa mancanza di liquidità. «Già a luglio ci eravamo mossi perché sapevamo che la cassa sarebbe durata fino a giugno, e non è così semplice la proroga in continuità», precisa Nadia De Bastiani, rsu Fiom Cgil. «Abbiamo prima scritto al sindaco di Mel per chiedergli di fare qualcosa in questo senso, ma in questi giorni abbiamo inviato una email direttamente ai nostri parlamentari perché ci diano una mano ad ottenere presto la proroga degli ammortizzatori sociali».
«Ad oggi infatti le banche non avendo in mano il decreto di proroga non stanno erogando l’anticipo per questi mesi che siamo scoperti», precisa anche Mauro Dalla Rosa rsu della Fim Cisl. «Se non arrivano ancora i soldi dall’Inps, almeno dovremmo poter contare sull’anticipo della cassa, ma c’è un inghippo che non possiamo risolvere se non a livello ministeriale». «La situazione è pesante», ribadisce ancora De Bastiani: «Se si considera che molti lavoratori vuoi per la mancanza della cassa vuoi per la riduzione degli stipendi, si sono trovati con zero euro in busta paga, chi, invece, con 50 euro, chi con 100 o 200, e i più fortunati con 600 euro. Come si fa con queste cifre a tirare avanti una famiglia? Chi pensa che fare l’accordo con Wanbao abbia risolto tutti i nostri problemi si sbaglia. La situazione è drammatica».
Intanto il preliminare di vendita sarà firmato dagli avvocati del gruppo cinese e dal commissario straordinario, Maurizio Castro, venerdì «col versamento di circa 2 milioni di euro. Poi ai primi di novembre ci sarà il subentro col pagamento dei restanti 11.3 milioni. In questi mesi dovremo continuare a produrre: incontreremo i lavoratori per vedere come utilizzare questi fondi per pagare i fornitori e gli stipendi. Ormai siamo quasi alla fine del difficile percorso, bisogna tenere duro», conclude Castro. (p.d.a.)
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