Acc Wanbao, assunzioni in agosto e piano industriale a settembre

L’azienda cinese ha tranquillizzato amministratori e sindacati durante il tavolo di ieri in Regione Cesa: «Torniamo a casa rassicurati per gli impegni che la proprietà si è assunta in materia di lavoro»

MEL. Bene il piano industriale: verrà presentato a settembre. Bene anche le assicurazioni sui posti di lavoro: 50 ingressi ai primi di agosto, altrettanti a fine anno, col reintegro, pertanto, di tutti i 450 dipendenti. I cinesi della Wanbao Acc di Mel non hanno, invece, ancora sciolto le riserve su come recuperare i volumi produttivi per rendere compatibile la fabbrica sul piano occupazionale. Lo stabilimento della Valbelluna era stato pensato per realizzare 6 milioni di compressori l’anno, oggi ne sforna un milione e mezzo, per dare copertura all’organico ipotizzato ne servono fra i 3 milioni e i 3,5.

Nel vertice di ieri a Venezia, in Regione, la direzione aziendale non ha anticipato come farà e questo è un fattore che preoccupa i lavoratori, il sindacato, pubblici amministratori. «È già importante, comunque, che Wanbao Acc abbia garantito il piano industriale a un anno dall’acquisizione dell’Acc», riconosce il sindaco di Mel, Stefano Cesa, che ha voluto il confronto in riva al Canal Grande con l’assessore regionale Elena Donazzan e tutti gli altri. «Non abbiamo motivo di non fidarci dei cinesi, quindi riteniamo che rispetteranno tutti gli impegni presi per il recupero e il rilancio di questa fabbrica».

A chi, ieri, faceva presente che il piano industriale arriva con un po’ di ritardo, i dirigenti hanno risposto che prima di predisporre il programma industriale con i relativi investimenti loro volevano vederci chiaro sul problema dell’efficienza del sito e sui costi che, a quanto pare, non tornano ai fini della competitività. Avrebbero scoperto, insomma, che la produzione di un compressore oggi a Mel costa troppo. E’ ovvio – è stato obbiettato -: questa è una fabbrica per sei milioni di pezzi l’anno, realizzarne un quarto ha un’incidenza molto più pesante. Conclusione del sindaco Cesa: «Da Palazzo Balbi, a Venezia, «siamo usciti comunque rassicurati, proprio per gli impegni assunti a riguardo del lavoro».

Soddisfazione, questa, condivisa da tutti e dalla stessa Elena Donazzan, che nei giorni scorsi non aveva nascosto le sue preoccupazioni in merito alle prospettive della Wanbao Acc, proprio a causa della ritardata presentazione del piano industriale. A un anno circa dalla firma del passaggio di proprietà, preoccupava non poco, sia i clienti che i fornitori, l’assenza di un preciso programma d’intenti. Ieri, invece, si è materializzato, tranquillizzando anzitutto i lavoratori. Non solo, i cinesi hanno dissipato la paura maturata in quest’ultimo periodo, quella che se ne andassero alcuni clienti di rango. La Whirpool s’è fatta pagare i debiti e ha sottoscritto le nuove commesse. La Bosch sta trattando l’intesa. La Electrolux, ovviamente, è rimasta, anche perché i frigo di Susegana godono di un mercato in forte espansione e, quindi, di compressori hanno bisogno ogni mese di più. E ancora non basta, i cinesi hanno annunciato gli attesi, nuovi investimenti, appunto col piano.

Nei giorni scorsi, la Regione non aveva nascosto la sua preoccupazione per l’evolversi incerto della situazione, ma ieri i dirigenti Wanbao sono stati rassicuranti, anzitutto con quell’annuncio del piano industriale. «Meglio tardi che mai», hanno sospirato i numerosi bellunesi presenti all’incontro del Comitato istituzionale, composto da sindaci, politici, parti sociali e azienda.

Il vertice era stato chiesto dal primo cittadino di Mel, Stefano Cesa proprio per «capire la situazione». Anche al sindaco, infatti, erano sopraggiunte informazioni non del tutto tranquillizzanti. Ieri il management cinese ha spiegato che novità particolari non ce ne sono e che, pertanto, l’attività prosegue secondo i programmi fissati.

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