Acc Wanbao, passi avanti verso il commissariamento

Secondo indiscrezioni la società cinese avrebbe consegnato i bilanci 2019 che evidenzierebbero  lo stato di insolvenza

BORGO VALBELLUNA

Buone notizie per Acc. Sembra che Wanbao abbia verificato la sussistenza dei requisiti per l’ammissione all’amministrazione straordinaria al 31 dicembre 2019. Il che, tradotto in soldoni, significa che la strada per il commissariamento potrebbe essere in leggera discesa.

La notizia è di quelle che fa sperare che la strada imboccata dallo stabilimento di Mel porti all’amministrazione straordinaria e quindi verso il salvataggio della produzione e dei lavoratori.

La consegna da parte di Wanbao del bilancio 2019, che evidenzia lo stato di insolvenza, sarebbe avvenuta alla fine di dicembre. Ora, se dovesse essere seguito il percorso tracciato dal ministero dello Sviluppo economico nell’incontro con le parti di tre settimane fa, dovrebbe essere convocato un tavolo romano per verificare che tutto sia a posto e per avviare velocemente la procedura. Procedura che, è bene ricordarlo, prevede la consegna dei libri contabili al Tribunale delle imprese di Venezia; solo una volta che il giudice avrà accertato lo stato di insolvenza, potrà essere aperta, insieme con il ministero, l’amministrazione straordinaria. Il tutto tramite un commissario ad hoc che dovrà presentare un piano industriale per l’azienda.

«Questa è la strada obbligata», commenta Mauro Zuglian della Fim Cisl, «la speranza di tutti i soggetti coinvolti è che si possa andare velocemente verso il commissariamento. Se Wanbao ha davvero verificato il proprio stato di insolvenza, entro la fine di gennaio potrebbero esserci delle novità importanti».

Intanto, però, i volumi produttivi ci sono. I grandi clienti, come Electrolux, Bosch e Whirpool, hanno mantenuto i loro rapporti con la fabbrica zumellese, che è rimasta l’unica (o quasi) in Europa a produrre i compressori. «E questo è un ottimo segnale», prosegue Zuglian: «Secondo le previsioni, se nell’anno appena trascorso i pezzi prodotti sono stati 1,9 milioni, in questo 2020 si potrebbe toccare quota 2,2 milioni, con un aumento considerevole. Questi numeri possono garantire il lavoro a questo stabilimento e quindi la sua appetibilità sul mercato».

Ma bisogna fare presto, perché questi colossi hanno bisogno di produrre. È vero che hanno scelto Mel per la produzione di compressori, ma al tempo stesso hanno lasciato aperta un’altra porta, quella austriaca. «Si parla con insistenza», dicono i sidacati, «di una protrazione della produzione di Fürstenfeld su pressione dei grandi clienti che, pur fidandosi delle promesse del governo italiano sul salvataggio di Mel, si tengono pronti allo scenario avverso».

Così i sindacati sollecitano gli organi preposti a dare certezze in tempi brevi a clienti e lavoratori. «Bisogna arrivare al commissariamento entro fine mese, insieme possiamo farcela». —


 

Argomenti:acc wanbao

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi