Accesso a Ceresera Limana punta sulla vecchia strada
LIMANA. «Le famiglie di Ceresera non sono abbandonate a se stesse: l’amministrazione comunale sta infatti cercando una soluzione definitiva al problema».
A intervenire per rassicurare i residenti della località limanese è l’assessore alla difesa del territorio, Giorgio Cibien. «Chiediamo alle famiglie di avere pazienza», sottolinea, «stiamo lavorando per porre direttamente la parola fine a questa questione annosa. La situazione è complessa, ma la nostra volontà è di arrivare a breve a una soluzione».
A Ceresera il problema è il Cicogna, il torrente che fa da confine fra Limana e Belluno, che solo nell’ultimo mese, a causa delle continue piogge, ha spazzato via tre-quattro volte il guado che consente alle famiglie residenti di raggiungere le loro case. «Il nostro obiettivo è riattivare la vecchia strada che da Ceresera porta al mulino, ne abbiamo anche parlato alla riunione che si è svolta venerdì della scorsa settimana al Genio civile», fa presente Cibien. «È questo infatti l’intervento che potrà risolvere il problema in modo definitivo. Ricordiamo poi che il guado è in Comune di Belluno e su questo Limana non può intervenire. E tra l’altro quella del guado è una soluzione “a tempo”, e l’ultimo mese lo ha dimostrato: basta che il torrente si ingrossi e viene spazzato via».
Concentrarsi sul guado non è quindi una via percorribile. Anche perché ogni volta, per ricostruirlo, si dovrebbero spendere 3-4 mila euro. «Il Comune di Belluno non ha la possibilità di impegnarsi in questo senso e nemmeno Limana».
Tempo fa, quando a Ceresera si presentò per la prima volta il problema, al Genio civile venne fatta una convenzione tra i due Comuni in modo che la responsabilità degli interventi fosse alternata. Ma la questione non è così semplice, visto che il guado rientra nel capoluogo, mentre le abitazioni sono in territorio limanese. «Ecco perché stiamo impegnando tutte le nostre forze sulla riattivazione della vecchia strada», sottolinea ancora Cibien. «Ci stiamo attivando presso gli enti preposti tramite il Genio civile. Siamo consapevoli che il problema non si può risolvere dalla sera alla mattina, anche perché l’intervento costerà, ma provvederemo il prima possibile. E questa volta finalmente le opere saranno risolutive. Su questo teniamo a rassicurare le famiglie: non ci siamo dimenticati di loro. Stiamo invece elaborando un progetto che deve avere tutti i “crismi”, anche perché nel contesto della strada c’è una vecchia frana verificatasi nel 1996: da allora non si è più mossa, ma riattivando il percorso dovremo fare dei lavori che lo mettano in completa sicurezza prevenendo anche possibili fenomeni futuri, che con un’opera fatta “ad hoc” possono essere evitati».
Martina Reolon
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