Accesso ai bandi Ue per le Regole
COMELICO E CADORE. «E' un intervento epocale perchè si vanno ad aprire scenari entusiasmanti: dai bandi europei alla possibilità di diventare comunanza». Così Adriano Zandonella Callegher, presidente dell'Arcfaco (l'associazione che raccoglie le Regole del Comelico), ha giudicato l'articolo passato nella Finanziaria del 2012. E in effetti le novità per le antiche Regole sono tantissime, come ha illustrato ieri sera il capogruppo regionale del Pdl Dario Bond che nella sede della Regola di Campolongo di Cadore ha incontrato i presidenti delle Regole di Comelico e Cadore.
Tra le novità più salienti contenute all'articolo 38 del documento finanziario regionale c'è la possibilità da parte delle Regole di accedere direttamente ai bandi comunitari del Piano di sviluppo rurale (Psr). «I bandi comunitari sono il futuro», ha detto Bond, «perché le risorse degli enti tradizionali sono inferiori».
Oltre all'aver attribuito alle Regole la qualifica di imprenditore a titolo principale, la modifica portata in Consiglio da Bond - e approvata con la Finanziaria - afferma che nell'accesso ai bandi pubblici le Regole si comportano come gli altri enti: «Questo significa poter contare su un'aliquota pubblica fino all'80%», rimarca il capogruppo del Pdl. Inevitabili i risvolti in campo turistico e artigianale, settori nei quali l'attività delle Regole potrà avere nuovi e interessanti sviluppi, potenziati dal fatto che - e questa è un'altra novità - sarà possibile costituirsi in consorzi e comunanze. Un altro capitolo riguarda la coltivazione di cave e di torbiere, attività che d'ora in poi potrà essere gestita anche dai regolieri. Una risorsa in più per il territorio ma anche una tutela: «Le Regole saranno sentite come soggetti direttamente interessati già nella stesura del prossimo Prac, il piano regionale cave», ha sottolineato Bond.
Durante la riunione i presidenti delle Regole si sono soffermati su alcuni aspetti tecnici che saranno oggetto di un confronto con le strutture veneziane anche in vista della stesura dei futuri bandi che dovranno tenere in considerazione la nuova normativa: dall'Iva sul cofinanziamento all'attività agrituristica. «Questa disciplina ci dà l'opportunità di riprogrammare la nostra attività e rilanciare alcune iniziative, come la ristrutturazione di un immobile», spiega il presidente della Regola di Campolongo Ruggero Grandelis. Un giudizio positivo arriva anche dagli amministratori pubblici. E' il caso dell'assessore comunale di Santo Stefano Bruno De Benedet: «Tra i nostri Comuni e le Regole i rapporti sono improntati alla leale collaborazione. Non c'è nessuna invasione di campo, anzi, in tempi di crisi è utile unire le forze e approfittare di ogni occasione per valorizzare il territorio che è la nostra più grande ricchezza», afferma De Benedet.
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