Accesso al Sella a numero chiuso: è quasi un flop
Dei 2.165 pass che ieri erano disponibili per salire a passo Sella fra le 9 e le 16 ne sono stati staccati solo 563.
A questi ne vanno aggiunti altri 200 circa che non sono stati registrati dal sistema informatico, ma la sostanza non cambia: alla fine sul passo Sella sono saliti circa 750 veicoli. Ecco perché nella prima giornata di “traffico contingentato” verso il passo Sella si respirava una strana aria, indefinibile, a metà tra i mercoledì (veramente) green dell’anno scorso (quando c’è stato il primo esperimento di chiusura del passo) e una normale giornata di traffico estivo.
E in questa situazione tutti (tranne i ciclisti che ieri erano piuttosto felici e numerosi) hanno un motivo per lamentarsi: gli ambientalisti più convinti perché il traffico non è stato fermato e gli operatori economici perché sono saliti pochi turisti. E c’è una certa preoccupazione in vista delle giornate più affollate: se ieri, con 750 auto, è capitato qualche momento di coda ai posti di controllo, cosa succederà nelle giornate più affollate? Le proteste non sono davvero mancate. Da quelle degli operatori del Sella a quelle degli operatori dei vicini passi dolomitici che promettono proteste anche plateali e parlano senza problemi di necessità di licenziare personale se si continua con la scarsità di auto registrata nella prima giornata.
L’assessore provinciale trentino Mauro Gilmozzi (ieri presente in prima persona a pian Schiavaneis) ha dichiarato ancora una volta l’obiettivo delle due province autonome: «Fare salire sul passo Sella meno auto e più turisti». Un obiettivo in realtà raggiunto solo a metà: meno auto, ma anche meno turisti visto che i bus navetta sono andati su e giù semivuoti.
Gilmozzi ha comunque rilanciato tirando in ballo ancora una volta il Veneto: «Solo un progetto complessivo potrà dare una risposta ai problemi della mobilità sulle Dolomiti». L’assessore ha comunque constatato di persona che ci sono ancora vari aspetti organizzativi da mettere a punto: «Ci lavoreremo nei prossimi giorni - ha detto - e saremo pronti per il pieno della stagione turistica». Il progetto continuerà fino al 31 agosto.
Altri dati per capire la giornata: la maggior parte delle auto sono salite al mattino, in particolare tra le 10 e le 11 (l’orario di massimo afflusso). Pochi passaggi nel pomeriggio: tra le 15 e le 16 solo 44 veicoli sono saliti lungo entrambi i versanti del passo Sella.
La maggior parte dei pass è stata rilasciata dagli operatori presenti sul posto, mentre un terzo degli utenti ha utilizzato l’app telefonica e solo il 7 per cento dei permessi è stato rilasciato dagli albergatori.
A parte il proprietario di una Ferrari non sono state registrate proteste da parte degli automobilisti che- quando si è trattato di aspettare per ottenere il pass - hanno atteso senza fiatare. Soprattutto quando gli hanno spiegato che il pass era gratuito (va detto comunque che gli stranieri erano disposti a mettere mano al portafoglio senza battere ciglio). Ma l’informazione era comunque scarsa: pochissimi erano a conoscenza del progetto Dolomites Vives (tranne ovviamente quelli che avevano chiesto il pass via telefono).
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