Accoltellò il consigliere concluse le indagini sul tentato omicidio

BELLUNOAccoltellò il consigliere. Chiuse le indagini sul tentato omicidio del 19 aprile, davanti al bar all’Angolo di via Vittorio Veneto. Vittima dell’aggressione il consigliere comunale di...

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Accoltellò il consigliere. Chiuse le indagini sul tentato omicidio del 19 aprile, davanti al bar all’Angolo di via Vittorio Veneto. Vittima dell’aggressione il consigliere comunale di minoranza Bruno Longo. Paso Ahmetovic ha ricevuto l’avviso di garanzia dalla Procura della Repubblica per questa e altre ipotesi di reato, che vanno dal danneggiamento aggravato al porto ingiustificato di arma e alla minaccia aggravata a pubblico ufficiale. Il passo successivo sarà la richiesta di rinvio a giudizio del 54enne croato, che è sempre detenuto nel carcere di Baldenich. Tutti i tentativi di tirarlo fuori del difensore Cristiana Riccitiello non hanno avuto successo, del resto l’indagato risulta ancora molto ostile verso la controparte. Niente domiciliari.

Nel poco meno che scontato processo, Longo si costituirà parte civile con Claudia Bettiol, da verificare se ci sarà o meno una richiesta di risarcimento danni. Nella vicenda non ci sono altri indagati. In questi mesi, la Procura ha commissionato prima una perizia medico–legale e poi una psichiatrica. La prima ha dato un risultato chiarissimo: è tentato omicidio, sia come mezzo che come azione. La seconda dovrebbe aver stabilito che Ahmetovic era ed è capace d’intendere e volere, oltre che socialmente pericoloso.

Riccitiello ha a sua volta incaricato uno psichiatra, con l’obiettivo di contrastare, se non contraddire, quello che sostiene il collega. In caso di condanna, Ahmetovic rischia 14 anni di prigione solo per l’imputazione più grave, ma è probabile che venga scelto un rito alternativo. Già l’abbreviato permetterebbe di avere un sconto, fino a nove anni e due mesi. Difficilissimo arrivare alla derubricazione in lesioni gravissime.

Non ci sono altri indagati, intanto. Secondo la ricostruzione della magistratura, Longo era a bordo della Porsche di un amico, che gliel’aveva affidata per una riparazione, quando è stato aggredito da Ahmetovic armato di coltello. Non si fosse riparato d’istinto con il braccio sinistro, sarebbe stato colpito al collo, con conseguenze molto pericolose o addirittura definitive. L’accusa di minaccia è per il comportamento nei confronti dei poliziotti intervenuti per disarmare e arrestare il croato. Il movente? Secondo Ahmetovic, l’acquisto di un Rolex a 250 euro non solo falso ma anche guasto; secondo Longo, un prestito non accordato al croato da parte di un amico comune. —

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