Accolti in provincia 367 migranti, strutture al limite
BELLUNO. Nuovi sbarchi sulle coste italiane (con oltre 1100 migranti recuperati dalla Marina militare nelle acque a nord della Libia) e anche in provincia di Belluno riprendono gli arrivi, con otto migranti già giunti ai piedi delle Dolomiti nelle giornate di sabato e ieri e altri sei attesi nelle prossime ore. Numeri tali da rendere ormai prossimo il tutto esaurito nelle strutture di accoglienza attive in provincia, con 367 persone ospitate a fronte dei 372 posti indicati come tetto massimo nell’ultimo riparto regionale (risalente alla fine dello scorso luglio) dei richiedenti asilo.
Con i sei arrivi attesi tra domani e giovedì, infatti, saliranno a 367 le persone prese in carico dai soggetti convenzionati con la prefettura di Belluno per la gestione dei servizi di accoglienza.
Già al limite di capienza, in ogni caso, residenze e appartamenti del Feltrino, dove sono state destinate le due coppie (una nigeriana e una camerunense) giunte ieri mattina in provincia. Trasferiti a Domegge, invece, i quattro pakistanti giunti in territorio bellunese sabato scorso.
L’ormai prossimo raggiungimento del limite di capienza provinciale non esclude in ogni caso l’arrivo di nuovi richiedenti asilo. In caso di nuovi sbarchi (o di nuovi transiti via terra attraverso le frontiere, lungo i confini dell’Europa orientale), infatti, non è esclusa una revisione dei contratti stipulati tra la prefettura e i soggetti gestori dei servizi di accoglienza, con conseguente ritocco della quota massima attuale di posti. Un’opzione, quella degli affidamenti in deroga per esigenze emergenziali o del varo di nuovi bandi per l’accoglienza, del resto già adottata all’inizio dell’estate, quando i posti letto in provincia furono praticamente raddoppiati.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi