Accordo Acc, “non è perfetto, ma offre molte garanzie ai lavoratori”
Oggi le assemblee con i 249 dipendenti della fabbrica di Mel. I segretari di Uilm e Fim, Ferraro e Zuglian: “Nel passaggio alla nuova proprietà saranno riconosciuti anche gli attuali stipendi. Per gli esclusi si costituirà una task force ad hoc”.
BORGO VALBELLUNA. <Non è l’accordo perfetto, perché non riesce a garantire l’assunzione automatica di tutti i 249 dipendenti di Acc, ma è un buon accordo perché permette il riassorbimento di 150 lavoratori, e per gli altri 100 è stata messa in campo per la prima volta una vera e propria task force per il loro ricollocamento>. I segretari della Uilm Michele Ferraro, della Fim Mauro Zuglian e la rsu Massimo Busetti hanno presentato oggi, giovedì 7 aprile, ai lavoratori dello stabilimento di Mel, riuniti in assemblea, l’accordo siglato martedì sera al tavolo regionale che segna di fatto la cessione di Acc alla Sest di Limana. Presenti anche le rsu della Fiom che hanno siglato l’accordo, a differenza del loro segretario.
I sindacalisti hanno ricordato come questa intesa sia il frutto di un confronto serrato, alle volte aspro, ma che ha secondo loro delle buone prospettive per i lavoratori di Acc. <Abbiamo cercato tutti insieme di tutelare al massimo i dipendenti che potranno passare alla Sest con l’anzianità di servizio, con il salario di Acc, anche se l’inquadramento potrebbe essere diverso in Sest>, spiegano aggiungendo che <inoltre la lista dei 150 lavoratori che passeranno al gruppo Lu-Ve di fatto sarà di 249, perché se tra i primi 150 ci sarà qualche defezione, si scalerà nei nominativi presenti nella lista. Abbiamo trattato fino all’ultimo per far rientrare nel perimetro della Sest tutti i lavoratori, ma non c’è stato verso di far cambiare idea all’acquirente che ci ha precisato che il suo piano di rilancio è basato su stime realistiche dell’andamento della produzione. Se ci sarà nel corso di questi due anni maggiore bisogno di manodopera abbiamo fatto introdurre l’articolo in cui, potrebbero essere assunti quei lavoratori che in questo periodo non hanno avuto neanche una offerta di lavoro>.
I lavoratori hanno chiesto spiegazioni in merito a diversi articoli presenti nell’accordo, come quello relativo alla firma dell’articolo 411 che prevede la rinuncia ad ogni rivalsa su Sest per eventuali inadempienze di Acc.
<Riteniamo che l’aver introdotto anche la possibilità per i lavoratori di interrompere la cassa integrazione in questi due anni per poter fare delle esperienze anche in altre fabbriche sia una cosa positiva. Se queste esperienze si riveleranno positive avranno trovato un impiego, se non lo saranno potranno rientrare ancora ne piano di Sest>.
<Resta un rammarico forte>, hanno concluso Ferraro, Zuglian e Busetti, <e cioè che questo accordo sancisce di fatto la fine della produzione di compressori e la fine dell’Acc, ma guardiamo al futuro e alle opportunità che con questo accordo si aprono>.
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