Accordo raggiunto all’alba: 122 euro in più in tre anni
BELLUNO. C’è l’accordo. Dopo 10 mesi di confronto anche molto acceso, alla fine nella notte tra venerdì e sabato i sindacati di categoria a livello provinciale, regionale e nazionale della Filctem Cgil, Femca Cisl e della Uiltec Uil hanno siglato l’ipotesi di accordo con Anfao per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro dell’occhialeria per gli anni 2013-2015. Il precedente contratto era scaduto il 31 dicembre 2012.
L’ipotesi di accordo interessa quasi 16 mila addetti di cui 11 mila solo nella provincia di Belluno, e circa 400 imprese (tra le più significative Safilo e Luxottica). Nelle prossime settimane le novità saranno portate all’attenzione dei lavoratori nel corso delle assemblee sindacali che saranno indette per poi andare alla firma definitiva entro la fine di novembre.
Le novità economiche. L'intesa sottoscritta prevede un aumento sui minimi tabellari di 122 euro (erano stati chiesti 140 euro dal sindacato) nel triennio (3° livello), suddiviso in tre tranche: dal 1 novembre 2013 ci sarà un incremento di 41.48 euro; dal 1 giugno 2014 di 46.36 euro; dal 1 maggio 2015 di 34.16 euro. Prevista anche “una tantum” di 417 euro che coprirà i 10 mesi di vacanza contrattuale e sarà erogata nella busta paga di novembre 2013. Inoltre, sempre sul fronte dei miglioramenti economici, è prevista un'altra “una tantum” di 156 euro sull'inquadramento professionale, oltre all'incremento sull'elemento perequativo di 20 euro nel triennio che sale così a 310 euro con partenza dal 2015. Il montante salariale 2013-2015 ammonta quindi a 2.900 euro, superiore a quello del precedente contratto stipulato (2.861 euro).
Le novità normative. L’intesa raggiunta, inoltre, prevede la stabilizzazione al 70% dell’apprendistato invece del 50% previsto per legge. Previste novità importanti sul rapporto con la famiglia: viene elevata al 70% la retribuzione per malattia (prima era al 50%) dopo il sesto mese; previsto un incremento del 2% del part-time per maternità e paternità; una giornata retribuita di permesso aggiuntivo in caso di malattia del bambino fino a 10 anni di età; due giorni di permessi retribuiti in caso di nascita, adozione, affidamento per ciascun figlio in aggiunta a quanto già previsto dalla legge.
Sui provvedimenti disciplinari tutto è demandato alla commissione che dovrà decidere all’unanimità. Sparita la parte relativa all’orario di lavoro su cui i sindacati infatti si erano opposti fin dall’inizio della contrattazione all’inizio dell’anno.
I commenti dei sindacati. «Siamo soddisfatti perché siamo riusciti ad ottenere un buonissimo accordo che tiene conto anche del momento che stiamo vivendo», commentano all’unisono i rappresentanti sindacali bellunesi di categoria, «che ora dovrà essere sottoposto al vaglio dei lavoratori».
«Dal punto di vista normativa non è stato cambiato nulla, anzi ci è stato riconosciuto qualcosa in più», commenta Nicola Brancher segretario della Femca Cisl Belluno.
Giuseppe Colferai della Filctem Cgil locale, confessa che «sul salario c’è stata una forte discussione anche perché spingevamo per ottenere un recupero del potere di acquisto salariale cosa che siamo riusciti ad ottenere».
Contento dell’esito della trattativa anche Rosario Martines della Uiltec di Belluno: «Ha prevalso il buon senso e la volontà di fare accordi. Da questo accordo il ruolo del sindacato esce rafforzato visto che molte questioni vengono demandate alla contrattazione di secondo livello».
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