Accuse a Nigro: pianificava altre rapine

Nuova ordinanza di custodia cautelare per il 30enne. Per gli inquirenti ha organizzato i colpi a Cirvoi, S. Giustina e Feltre
SANTA GIUSTINA. Nuova ordinanza di custodia cautelare per Daniel Nigro, il gelatiere trentenne considerato dagli inquirenti la mente delle rapine che fra luglio e agosto 2017 hanno creato allarme in Valbelluna. Il provvedimento, firmato dal giudice per indagini preliminari Elisabetta Scolozzi (titolare dell’inchiesta è il pubblico ministero Marco Faion), è stato eseguito i primi giorni di gennaio e ha raggiunto Nigro in carcere a Baldenich, dove il trentenne si trova da quando è stato arrestato a settembre.


La nuova ordinanza, notificata dalla Squadra Mobile della questura di Belluno diretta da Vincenzo Zonno, è stata firmata da Scolozzi perché sono intervenuti nuovi elementi, grazie alle indagini portate avanti da Polizia di Belluno e Carabinieri di Feltre in coordinamento con la Procura della Repubblica del capoluogo.


Ora a Nigro viene contestato di aver organizzato le rapine a Cirvoi (ai danni di Alma Buso), quella alla trans sudamericana al Pasquer a Feltre e quella, tentata, al dentista di Santa Giustina Cesare Werlick. Nella prima ordinanza a Nigro venivano contestate le rapine alla sala slot Paloma (Santa Giustina) e quella di Cirvoi, ma quest’ultima in sede di Riesame era stata eliminata. Era rimasta, invece, l’imputazione per la rapina alla sala slot Paloma di Santa Giustina, sulla quale è pendente la Cassazione (sentenza il 23 febbraio).


Con la seconda ordinanza di custodia cautelare è stata nuovamente inserita la rapina a casa di Alma Buso, a Cirvoi, e a Nigro vengono contestate anche le altre due rapine al Pasquer e al dentista Werlick. Secondo gli inquirenti, dunque, il trentenne sarebbe la mente di tutti i colpi portati a termine (o tentati, nel caso del dentista) la scorsa estate fra Cirvoi, Santa Giustina e Feltre. Li avrebbe organizzati, mentre a compierli sarebbero stati il 19enne Mattia Lotto e F.S., quest’ultimo minorenne all’epoca dei fatti (aveva compiuto 18 anni quando i due ragazzi tentarono di rapinare il dentista di Santa Giustina). Ma non solo.


In base alle testimonianze dei due studenti, Nigro stava pianificando una serie di altre rapine, ai danni soprattutto di prostitute operanti nella riviera romagnola, ma anche di un carrozziere di Santa Giustina. Fra gli obiettivi doveva esserci anche un’altra sala slot, ma il colpo non è stato neanche tentato perché Lotto e F.S. lo hanno ritenuto troppo rischioso. All’indirizzo di Daniel Nigro, difeso dagli avvocati Galletti di Treviso e Capuzzo di Padova, ad oggi, non risultano altri capi di imputazione che non siano le quattro rapine della scorsa estate. L’accusa, per il giovane, è di rapina aggravata in concorso.


Daniel Nigro si trova in carcere, e i suoi legali sono pronti a chiedere il Riesame della seconda ordinanza di custodia cautelare.


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Argomenti:rapine

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi