Aci, è polemica sull’indennità al direttore

Mastellotto: «Non è il momento giusto per sborsare 25 mila euro». Sinigaglia: «Non commento»

BELLUNO. Un pacco di Natale o soldi che gli spettano? Uno spreco o quello che si merita? Nuova polemica all’Aci bellunese, stavolta per i 25 mila euro di indennità di posizione che saranno consegnati al reintegrato direttore Gian Antonio Sinigaglia. Martedì scorso il nuovo presidente Lucio De Mori e i consiglieri di riferimento Salvatore Bavasso e Tiziano Introvigne hanno approvato il verbale, in cui si delibera questa somma. Non c’era, perché impegnato in Regione, il consigliere di opposizione Gianpaolo Bottacin, che avrebbe votato contro. Inutilmente.

L’attacco parte da una serie di associati, tra i quali Giobbe Mastellotto, che faceva parte dell’altra lista, la stessa di Bottacin: «Il direttore dipende da Aci Roma ed è già stipendiato dalla sede centrale. Il bilancio non è florido e ci permettiamo di tirare fuori tutti questi soldi? Stiamo valutando un esposto alla procura della Repubblica, per capire se è tutto regolare. Anche perché a questa somma già importante bisogna aggiungere i 4 mila sborsati per At communication, l’agenzia di stampa che si occupa della comunicazione. Abbiamo sempre fatto senza e non capiamo che necessità ci sia di cambiare».

Ma non sarebbe tutto qui: «Non vorremmo che si arrivasse anche a svendere la Coppa d’Oro delle Dolomiti, perché allora sarebbe il colmo. Comunque sia non siamo d’accordo su questa indennità, questo è sicuro, del resto in passato l’Aci era gestita in maniera diversa».

Il presidente uscente Bottacin ha avuto un posto nel consiglio, ma non può avere un grande peso, contro i tre della maggioranza: «Non ero presente il 22, perché impegnato a Venezia, ma avrei potuto solo esprimere il mio disappunto. L’indennità di posizione è una cosa legittima, quello che possiamo contestare è la cifra. Ci sono un minimo e un massimo e qui siamo molto vicini al massimo. Il consiglio attuale non sta proseguendo la spending review, che avevo inaugurato io, quando occupavo la poltrona di presidente. Noi tiravamo la cinghia ed eravamo riusciti ad avere un bilancio in pareggio e poi addirittura in attivo. Questa indennità mi sembra una scelta politica e la considero alta. Indubbiamente si sarebbe potuta scegliere una cifra più bassa e adeguata ai tempi».

Sinigaglia incasserà e non ha alcuna voglia di parlarne: «Non mi interessa, grazie». Clic. (g.s.)

Argomenti:aci belluno

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi